Impianti di Colere: è rilancio
Collegamento piste e resort

Qui, dal Polzone al Pizzo di Petto, la neve è la prima ad arrivare e l'ultima ad andarsene. I cannoni artificiali? «Quasi non sappiamo cosa siano», rispondono. Dietro le dune bianche, si stagliano cime che non hanno nulla da invidiare alle Dolomiti. Siamo a Colere.

Qui, dal Polzone al Pizzo di Petto, la neve è la prima ad arrivare e l'ultima ad andarsene. I cannoni artificiali? «Quasi non sappiamo cosa siano», rispondono. Dietro le dune bianche, si stagliano cime che non hanno nulla da invidiare alle Dolomiti. Perché Colere, allora, non è citata con Ortisei? «Mancano le strutture per l'accoglienza, mancano impianti competitivi», erano le risposte più gettonate fino a poco tempo fa.

Ora, però, si cambia. Per la Valle di Scalve si prepara la svolta, e al centro c'è proprio il rilancio del paese sotto la Presolana. «Nel pieno rispetto dell'ambiente, che è la nostra risorsa principale», è la puntigliosità del sindaco (e per sei anni e mezzo presidente della Comunità montana) Franco Belingheri, che non si è scomposto nemmeno quando ha ricevuto la Bandiera nera di Legambiente, «perché io so bene cosa vuol dire vivere in montagna».

Batti e ribatti, con la coriacità tutta scalvina, ha portato a casa due investimenti che superano (in soldoni) i 62 milioni di euro. «Ma l'indotto sarà di gran lunga superiore», non ha dubbi. Da una parte il comprensorio sciistico, dall'altra il «Neviland Resort», frutto della convenzione con il gruppo immobiliare Dallagrassa di Clusone.

Proprio quando molti davano per disperso il collegamento tra le stazioni sciistiche di Colere e Lizzola (per poi raggiungere gli Spiazzi di Boario), Belingheri sfodera le date e le cifre: «Il 23 novembre siamo in Regione per la firma dell'accordo di programma. Dopodiché abbiamo tre anni di tempo per realizzare l'opera che unirà 40 chilometri di piste su 13 chilometri quadrati di territorio. Siamo pronti per partire l'anno prossimo».

Il progetto complessivo costa 50 milioni di euro, di cui 12 per rifare la seggiovia Colere-Polzone a cui verrà data la precedenza e per gli altri impianti necessari per collegarsi con Lizzola. «Le società degli impianti – spiega il sindaco – riceveranno la compartecipazione del 20% della Regione, il Comune parteciperà con la costruzione dei parcheggi e di altre opere primarie. L'obiettivo è costituire una società unica tra la Sirpa degli impianti di Colere e quelle di Lizzola e Spiazzi. Parteciperanno i Comuni di Colere e Vilminore, dove c'è la maggior parte delle piste, e Valbondione. Colere può contare su 20 chilometri di piste».

E gli impianti saranno praticamente raggiungibili a piedi dal «Neviland resort», il villaggio-residence che sta realizzando il gruppo immobiliare Dallagrassa con un investimento di circa 50 milioni di euro. In località Carbonera, nel giro di 5-6 anni, sorgeranno un hotel con spa e piscina e circa 150 abitazioni.

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