Addio ad Antonio Morzenti
Un benefattore d'altri tempi

Si è spento a 88 anni, nella discrezione che l'ha sempre contraddistinto, Antonio Morzenti, l'imprenditore del settore petrolifero e benefattore della Fondazione casa di ricovero Santa Maria Ausiliatrice di via Gleno: l'addio è per oggi, alle 14 nella chiesa parrocchiale di Sant'Anna.

Si è spento a 88 anni, nella discrezione che l'ha sempre contraddistinto, Antonio Morzenti, l'imprenditore del settore petrolifero e benefattore della Fondazione casa di ricovero Santa Maria Ausiliatrice di via Gleno: l'addio è per oggi, alle 14 nella chiesa parrocchiale di Sant'Anna.

«Se n'è andato un uomo dalla generosità incommensurabile, una persona che aveva a cuore il benessere di tutta la comunità, in particolare dei più anziani – lo ricorda così Fabrizio Lazzarini, direttore generale della Fondazione casa di ricovero Santa Maria Ausiliatrice (ex Gleno) – . Il suo gesto, con una donazione di 520 mila euro, fu davvero una pietra miliare nella creazione del nuovo Gleno. E lui seguiva da vicino, passo passo, il lavoro quotidiano del Gleno, sempre dalla parte degli anziani. Ricordo che quest'estate mi chiamò, nei giorni di grande caldo e mi disse: "State facendo qualcosa per i vostri ospiti? Con queste temperature bisogna che li aiutiate a stare bene, mi raccomando". Ecco, era così, Antonio, sempre un pensiero per gli altri. E per il "suo" Gleno, dove una targa ricorda la sua amatissima moglie, Alda Zanoli Morzenti».

Tutta la città ricorda con ammirazione Morzenti, e non solo per la sua capacità di donare per il bene comune: fu imprenditore di grande piglio, proprietario di tutti i distributori di benzina «Api» della provincia di Bergamo (anche quello in via Mai a Bergamo è suo). Morzenti amava ricordare le sue origini di montagna: «Sono nato a Vilminore – raccontò al Gleno il giorno dell'inaugurazione della targa dedicata a sua moglie, nel 2006, alla cui cerimonia parteciparono anche le figlie Clelia e Monica – . Da lì mi sono trasferito con la mia famiglia il giorno prima della tragedia del Gleno e facendo la via Mala, prima ad Albino e poi a Bergamo. Ho portato avanti la mia attività imprenditoriale con entusiasmo, mettendo un poco da parte la vita familiare. Per questo sono grato e ricorderò sempre mia moglie, capace di allevare meravigliosamente le nostre figlie. Quando è venuta a mancare, a 77 anni, ho pensato che fosse giusto distribuire parte del denaro guadagnato a chi ha avuto meno fortuna di me. Un gesto che spero sia di stimolo a tanti altri imprenditori bergamaschi, capaci di mettere mano al portafoglio dando un aiuto concreto verso chi si trova in difficoltà».

Fu, quella dell'inaugurazione della targa dedicata ad Alda Zanoli, una cerimonia molto riservata, come tutto, nello stile di Morzenti. E con grande discrezione, come disse lui, per il bene comune «mise mano» al portafogli per la Fondazione casa di ricovero Santa Maria Ausiliatrice di via Gleno: due versamenti, il primo di 250 mila euro, a cui se n'è aggiunto subito un altro da 270 mila.

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