Quando Capovilla sfidò i nazisti
e in bicicletta salvò dieci avieri

Parma, notte tra l'8 e il 9 settembre 1943. L'annuncio dell'armistizio con gli Alleati e la fine dell'alleanza militare con la Germania, segna il dramma - insieme a quello di tutto l'esercito italiano - per centinaia di militari della Regia Aeronautica.

Parma, notte tra l'8 e il 9 settembre 1943. L'annuncio dell'armistizio con gli Alleati e la fine dell'alleanza militare con la Germania, segna il dramma - insieme a quello di tutto l'esercito italiano - per centinaia di militari della Regia Aeronautica di stanza nella città emiliana.

La radio ha appena diffuso il messaggio del maresciallo Badoglio e anche per questi soldati, di lì a poco adunati nell'aeroporto, scatta l'ora forse più tragica dall'inizio della guerra. Gli Alleati del giorno prima si trasformano in oppressori animati da desiderio di vendetta e ritorsione.

Per i nostri soldati che non riescono a nascondersi la nuova destinazione diventa una sola: l'internamento in Germania. Al comando militare di Parma (al quale fanno capo anche gli aeroporti di Piacenza, Cadimare, Sarzana, Torre del Lago, i depositi di Collecchio, Fornovo, Fidenza, e in più, altri Centri di addestramento) è cappellano degli avieri un giovane sacerdote che porta le stellette di tenente cucite sulla talare: il futuro monsignore Loris Capovilla.

Non si perde d'animo. Appresa la notizia, all'alba del 9 settembre, dopo la Messa, inforca la sua bicicletta e - attraversando la città deserta e ferita, senza essere fermato dalle pattuglie tedesche - raggiunge l'aeroporto di Parma. Pochi chilometri con un nodo alla gola ed entra al «Natale Palli» del tutto isolato.

La scena seguente è quella del pretino ventottenne che, nell'hangar - tra le camionette della Wehrmacht e gli avieri, disarmati, obbligati alla resa, dal loro Comandante Giuio Sisti - prima parla animatamente con i tedeschi che l'ascoltano in silenzio - mentre l'interprete, un cattolico austriaco traduce attento, quasi dandogli ragione sull'assenza di responsabilità dei soldati e sull'incertezza di quanto può accadere, poi inscena furbescamente un continuo andirivieni dall'aeroporto al Seminario per portare via dal suo ufficio ogni oggetto sacro.

Facendosi astutamente accompagnare ogni volta almeno da due avieri promossi all'istante «cooperatori dell'Ufficio militare»: che ovviamente poi non ritornano indietro... Così fa pure nei giorni successivi, il 10 e l'11. Entrando anche in altri luoghi dove i soldati vengono ammassati. La cosa gli va bene. Tranne che a Mantova, dove sono concentrati altri prigionieri, ma non gli viene concesso di mettere piede. Il bilancio finale è comunque di dieci «salvati».

Proprio per questa vicenda, l'Amministrazione Comunale di Sotto il Monte Giovanni XXIII conferirà venerdì all'arcivescovo Loris Francesco Capovilla la Croce al Merito di Guerra.

La manifestazione avviene nella giornata in cui Sotto il Monte Giovanni XXIII ricorda il 130° Anniversario della nascita di Angelo Giuseppe Roncalli poi eletto papa con il nome di Giovanni XXIII. Dal 1989 l'arcivescovo Loris vive a Sotto il Monte Giovanni XXIII, presso Cà Maitino, l'antica casa “costruita da Martinus Roncalli, dictus Maitinus”, residenza estiva dell'arcivescovo e poi cardinale Roncalli fino all'agosto del 1958. In questa casa, singolare raccolta museale del Pontefice, l'arcivescovo Loris vive nella preghiera, nello studio e nella fervida attenzione ai problemi della Chiesa e del mondo, testimone di Roncalli, del suo Pontificato e della genesi del Concilio Ecumenico Vaticano II.

Venerdì 25 novembre 2011 alle ore 18,00 presso la Sala Civica di Piazza Giovanni Paolo II (vicino al Municipio) si terrà la cerimonia con il seguente programma:

ore 18,00 Interventi di saluto - Eugenio Bolognini – Sindaco della Città di Sotto il Monte Giovanni XXIII - Col. A. Sergio Lepore – Comandante Comando Militare Esercito Lombardia Centro Documentale Milano (ex Distretto)

ore 18,15 Conferimento Croce al Merito di Guerra - Intervento di S. E. Mons. Loris Francesco Capovilla: «Papa Giovanni e l'Italia»

ore 19,00 Rinfresco

Ore 20,00 presso la Chiesa Parrocchiale il parroco Mons. Claudio Dolcini celebrerà una messa di ringraziamento in occasione del 130° Anniversario della nascita di papa Giovanni XXIII.

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