L’Associazione per Città Alta e i Colli «Noi avevamo detto no al parcheggio»

All’Assessore all’ecologia, all’ambiente e al verde pubblicoAlla Redazione de L’Eco di BergamoAlle redazioni localiOggetto: Parcheggio di via FaraLeggiamo sull’articolo che L’Eco di Bergamo, così come altri quotidiani locali, dedicano oggi, 24 giugno, alle giuste proteste dei residenti di via Fara per l’avvio dei lavori di realizzazione del nuovo parcheggio nella zona dell’ex Parco faunistico che l’assessore Amorino avrebbe dichiarato che «..tutt,i dalla Circoscrizione in su, non hanno mosso un dito per dire no al parcheggio». E continuerebbe affermando che «.. l’hanno voluto tutti. Solo noi (penso si riferisca ai Verdi) abbiamo votato contro».Vorrei solo precisare che l’Associazione per Città alta e i Colli, appena conosciuto il testo della convenzione voluto dalla allora Giunta Veneziani, si era espressa sin dal 2004 contro questo parcheggio. In un documento inviato in seguito alla nuova Amministrazione Bruni aveva ribadito tale contrarietà a quella che definivamo una «polpetta avvelenata» lasciata da Veneziani a Bruni. Questa nostra posizione ha occupato tutta la parte centrale del numero di gennaio 2005 del periodico di informazione della Associazione «Bergamore» inviato a tutti gli assessori come a tutte le redazioni. Invitiamo l’assessore a rileggere quel numero, disposti a rifornirlo nel caso fosse stato smarrito.Tra le altre cose su quel numero della nostra rivista ribadivamo che il progetto del parcheggio era in contrasto con il Piano particolareggiato e svuotava di fatto l’obiettivo di pedonalizzazione futura di Città alta. Ci dichiaravamo favorevoli per tutta la zona entro le mura, quindi anche per la zona di via Fara, a piccoli parcheggi esclusivamente per residenti e aventi diritto, nel rispetto della qualità ambientale e monumentale di Città Alta.Ma non c’era solo l’Associazione a dire no ad un parcheggio di quelle dimensioni e ai rischi contenuti nella convenzione. Anche Italia Nostra aveva presentato numerose osservazioni su quella convenzione, rilevandone tutte le contraddizioni con i diversi piani urbanistici già adottati e in via di adozione. Lo sosteneva in un documento inviato alla stessa Amministrazione e alla Sovrintendenza di Milano, posizione condivisa e sottoscritta anche da questa Associazione. Forse dalla Circoscrizione in giù qualche alleanza e unità di intenti l’assessore Amorino e il gruppo dei Verdi l’avrebbero trovata, se solo l’avessero cercata o se anche solo avessero accolto la richiesta di confronto da noi avanzata a suo tempo.Auspichiamo che questo scempio, dichiarato inevitabile» da altri assessori dell’Amministrazione (per penali pesanti da pagare a ditte private e pubbliche coinvolte nell’operazione) possa essere ancora fermato e ripensato, in coerenza con gli obiettivi del piano particolareggiato di Città Alta e a salvaguardia dei residenti di via Fara.Per Comitato di presidenza Associazione Città alta e colli   Bergamo, 24 giugno 2008Giuseppe Cattaneo

© RIPRODUZIONE RISERVATA