La class action anti-Consorzio:
già 800 famiglie hanno aderito

Entra nel vivo la battaglia dei consumatori contro il Consorzio di bonifica. Sono sempre di più le famiglie che contestano un contributo (richiesto dal Consorzio ai proprietari di casa) che, secondo loro, è assolutamente ingiustificato.

Entra nel vivo la battaglia dei consumatori contro il Consorzio di bonifica. Sono sempre di più le famiglie che contestano un contributo (richiesto dal Consorzio ai proprietari di casa) che, secondo loro, è assolutamente ingiustificato.

Forti dell'appoggio dell'Unione bergamasca consumatori, ad oggi sono oltre 800 le famiglie che hanno fatto ricorso tramite tre class action. Ad inizio anno, appena eletta presidente dell'Unione consumatori di Bergamo, l'avvocato Paola Bianchi Cassina aveva promesso battaglia contro il Consorzio presieduto da Marcello Moro «ed il suo annuale balzello – parole della Cassina – imposto a tutti i proprietari di beni immobili».

Promessa mantenuta grazie ai tre ricorsi collettivi sinora fatti: due già notificati, per un totale di circa 400 famiglie, ed uno in arrivo a giorni, a cui hanno aderito oltre 400 famiglie, tutte residenti a Cividate al Piano. Tra i primi a sposare la linea dell'Ubc, anche molti associati della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi).

«La Commissione Tributaria di Bergamo presieduta dal dottor Armando Grasso – spiega Cassina – confermando la linea interpretativa della sentenza del gennaio 2010 stesa dallo stesso Grasso, ha accolto altri ricorsi analoghi, condannando il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca a restituire il contributo. Inoltre, la Corte di Cassazione, ha recentemente rigettato il ricorso avanzato dal Consorzio nei confronti di una sentenza con la quale la Corte d'Appello di Brescia».

Tutto era partito dal ricorso presentato negli anni scorsi da un avvocato  per conto di una società immobiliare. La Commissione tributaria provinciale condannò il Consorzio.

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