Stelle di Natale contro la leucemia
E la nuova Casa del Sole cresce

Oltre ventimila modi per fare solidarietà, e per viverla. Anche quest'anno, nei prossimi giorni, da giovedì a domenica, torneranno le Stelle di Natale della Paolo Belli.Tutto mentre si pensa a una nuova Casa del Sole vicino al futuro ospedale.

Oltre ventimila modi per fare solidarietà, e per viverla. Anche quest'anno, nei prossimi giorni, da giovedì a domenica, torneranno a Bergamo e in provincia le Stelle di Natale della Paolo Belli. Un segno festoso, un bellissimo fiore al quale si accompagna un alto significato: la raccolta di fondi (l'offerta è di dodici euro) con cui contribuire alla lotta contro la leucemia. Molto concreto, Silvano Manzoni, presidente dell'associazione Paolo Belli, esemplifica: «Dodici euro, vuol dire un euro al mese per tutto l'anno. Non è molto, giusto il prezzo di un caffè ogni trenta giorni, ma alla fine, offerta dopo offerta, consente di mettere assieme un contributo formidabile alla lotta contro la leucemia che, ne siamo convinti, verrà sconfitta. E un euro, anche un solo euro vuol dire alimentare la speranza, dare concretezza alla ricerca scientifica, aiutare chi è colpito dalla malattia e fargli sentire che non è solo».

Non a caso lo slogan che contraddistingue questa campagna che si dispiega alla vigilia di Natale è: «Ogni malato di leucemia ha la sua buona stella». Una «stella» – e ne saranno offerte più di 20.000 – che brilla di solidarietà, sensibilità, amicizia e che lancerà il suo messaggio dagli oltre 200 banchi dove i volontari offriranno questo fiore dai colori brillanti e al tempo stesso faranno conoscere i progetti e gli obiettivi dell'associazione Paolo Belli, cui sono destinati i fondi raccolti.

In questi giorni, come viene annunciato alla tv e sui giornali, l'appello alla solidarietà è diffuso a livello nazionale dall'Ail, l'Associazione italiana per la lotta contro la leucemia, di cui è presidente il professor Franco Mandelli. Ma a Bergamo e in provincia il volto dell'Ail si identifica con quello della Paolo Belli, che vent'anni fa si è avviata per la strada della solidarietà ottenendo una serie di importanti risultati. La sezione bergamasca è additata ad esempio in tutta Italia; lo sarà ancora di più quando avrà portato a termine il progetto presentato nei mesi scorsi e la cui realizzazione è già in corso: la nuova Casa del Sole. La spesa è notevole: ben 860.000 euro già sborsati per l'acquisto del terreno. Che cos'è la Casa del Sole? La sede attuale si trova in via Statuto, proprio davanti gli ingressi degli Ospedali Riuniti. Qui è stata progettata e qui è sorta per aiutare chi è nella difficile condizione dell'ammalato. Immaginatevi la Casa del Sole come due braccia sempre aperte, pronte ad accogliere chi è colpito da leucemia e incomincia il cammino della cura e della guarigione. Cura e guarigione richiedono spesso un'assistenza continua nei reparti dell'ospedale, degenze anche lunghe, controlli, che posso protrarsi nel tempo.

La Casa del Sole è sorta proprio per questo: ospitare l'ammalato e anche chi l'accompagna, dandogli la possibilità di alternare ai trattamenti in reparto (spesso limitati al mattino) il soggiorno in un ambiente confortevole e tranquillo. Tra le tante opere della Paolo Belli realizzate grazie alla solidarietà dei bergamaschi, questa struttura svolge un ruolo fondamentale. Sono di grande importanza sicuramente dal punto di vista medico e della lotta alla leucemia tutte le realizzazioni che, grazie all'associazione e ai suoi volontari, hanno contribuito a portare in primo piano l'ospedale di Bergamo nella lotta alla leucemia. In più la Casa del Sole assicura un'assistenza alla persona che spesso altrove non esiste.

Per questo, contemporaneamente all'inizio dei cantieri per l'ospedale Giovanni XXIII, alla Paolo Belli si è incominciato a cercare uno spazio adatto dove costruire la nuova Casa del Sole e che fosse nelle vicinanze degli ingressi del nuovo ospedale. La ricerca ha dato buon frutto e si è concretizzata lo scorso mese di luglio con l'acquisto di un terreno in via Privata alla Trucca. Un luogo ideale, all'interno di un'area agricola con vincoli di tutela dell'ambiente e del verde. La futura Casa del Sole ne tiene conto anche nella sua particolare tipologia. Il progetto prevede la costruzione di un edificio «a corte interna» e con loggiati come le cascine di un tempo, naturalmente in chiave moderna. Vi troveranno posto una ventina di mini-appartamenti, distribuiti su due piani, affacciati su corridoi-ballatoi esterni. Ogni appartamento disporrà di una zona giorno con cucina, di una camera da letto e di bagno. Qui l'ammalato potrà condurre un'esistenza confortevole e vi potranno essere ospitati eventuali accompagnatori (pensiamo, ad esempio, a bambini per i quali è indispensabile la presenza dei genitori, o comunque di persone che per motivi vari hanno bisogno di assistenza). Il complesso ospiterà anche la sede della Paolo Belli e gli uffici amministrativi, una grande sala conferenze affiancata da una sala convegni, un magazzino e tre grandi locali d'uso comune per gli ospiti. Una struttura simile all'attuale Casa del Sole, ma molto più ampia, funzionale e immersa nel verde. E dove il sole non mancherà mai.

Pino Cappellini

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