La tassa di soggiorno per i turisti
Palafrizzoni pensa anche all'hinterland

Sull'imposta di soggiorno, Palafrizzoni cerca il coinvolgimento dei Comuni della fascia dell'hinterland. La possibile introduzione, con le medesime modalità, da parte delle amministrazioni della cintura urbana, è stata annunciata in sede di Commissione consiliare.

Sull'imposta di soggiorno, Palafrizzoni cerca il coinvolgimento dei Comuni della fascia dell'hinterland. La possibile introduzione, con le medesime modalità, da parte delle amministrazioni della cintura urbana, è stata annunciata in sede di Commissione consiliare.

«Abbiamo avuto un incontro con alcuni sindaci dell'hinterland – spiega Enrico Facoetti, assessore al Bilancio del Comune –. Ci siamo confrontati sulla possibilità di introduzione della tassa oltre i confini comunali. Una delle novità infatti è che finalmente tutti i comuni possono applicare questa imposta. L'operazione di consultazione con l'hinterland proseguirà, non vogliamo che il capoluogo vada da solo. Potenzialmente tutti la possono applicare, saremo lieti di aiutarli». Per ora si tratta di Almè, Azzano San Paolo, Bagnatica, Brusaporto, Dalmine, Grassobbio, Paladina, Presezzo, Seriate, Stezzano, Treviglio, Verdello, Verdellino e Villa d'Almè, «ma è possibile che partecipino altri, come ad esempio Orio al Serio» ha precisato l'assessore Facoetti. Nell'annunciare l'interesse dei comuni vicini, Palafrizzoni ha ribadito la propria posizione sulle modalità di introduzione della tassa, che si avvicinano molto a quelle di Ferrara e Padova. Confermata anche la necessità del gettito maturato dalla tassazione. Il rischio è di non poter garantire alcuni servizi: «Per il turismo investiamo quasi 3 milioni di euro – spiega l'assessore Facoetti –. Le risorse servono per sostenere l'apertura dei musei civici e degli Uffici Iat, le manutenzioni, e le candidature Unesco e Bergamo Città della Cultura».

Le minoranze hanno fatto fronte unito, non partecipando al voto: «Il gettito di 1,2 milioni di euro è pari al 25% della copertura delle spese impegnate per il turismo e non c'è una commisurazione di questo gettito rispetto a iniziative vere – afferma Elena Carnevali, capogruppo del Pd –. Se passa come un'operazione di cassa è indigeribile alla città, si deve trovare misure di sostenibilità». «Puntiamo – spiega Nadia Ghisalberti della Lista Bruni – a un intervento strutturale che resti alla città, più indirizzato all'accoglienza del turista, lasciando perdere la candidatura ad Unesco, per ora a livello zero».

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