Brebemi, incidente probatorio
Si scava per scoprire le scorie

Nei cantieri Brebemi posti sotto sequestro di Cassano e Fara Olivana, partiranno a breve i prelievi necessari a fare chiarezza sul tipo di materiale inerte scaricato sul fondo dell'autostrada. Sabato 10 dicembre è stato reso noto che il pm ha disposto l'incidente probatorio.

Nei cantieri Brebemi posti sotto sequestro di Cassano d'Adda e Fara Olivana, partiranno a breve i prelievi necessari a fare chiarezza sul tipo di materiale inerte scaricato sul fondo dell'autostrada. Sabato mattina 10 dicembre al Consorzio Bbm, contraente generale della sua costruzione, è stato reso noto che il pubblico ministero ha disposto l'incidente probatorio.

Ciò significa che il materiale sul fondo dell'autostrada verrà prelevato alla presenza dei difensori e dei periti delle parti coinvolte nel caso: l'autorità giudiziaria che sta effettuando le indagini, la «Locatelli spa» di Grumello accusata di aver scaricato materiale inerte non trattato misto a rifiuti inquinanti sotto il sedime della Brebemi, e la parte lesa ossia Brebemi e Consorzio Bbm.

L'incidente probatorio servirà ad acquisire elementi di prova evitando che possa in qualche modo deteriorarsi o essere «inquinata». In questo caso la prova è rappresentata dal materiale che costituisce il fondo dell'autostrada e che potrà essere esaminato in contraddittorio da tutte le parti in causa, con la certezza che proviene effettivamente dal cantiere Brebemi e che non è stato in qualche modo alterato.

Soddisfatto di quanto deciso dal pm il direttore del Consorzio Bbm Sabino Del Balzo, che venerdì si era lamentato del fatto che, a 10 giorni del sequestro di 34 chilometri di autostrada, non erano ancora stati disposti accertamenti sul materiale. «Siamo fiduciosi – afferma Del Balzo –: l'incidente probatorio dimostrerà che almeno sotto i tratti dell'autostrada dove secondo i nostri accertamenti la Locatelli non ha scaricato nulla, non ci sono materiali o rifiuti inquinanti e che quindi possono essere dissequestrati». Tratti, secondo il Consorzio, pari a 26 chilometri.

Non escluso dal Consorzio, invece, che sotto gli altri otto chilometri di autostrada possano essere trovati materiali e rifiuti inquinanti. Se verrà accertata la loro presenza, ne verrà disposto lo smaltimento in discariche autorizzate. Il tutto con costi non certo esigui.

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