Catturate 22 lepri vicino all'aeroporto
Sono state rimesse in libertà altrove

Nella giornata di domenica 11 dicembre 2011, nelle ore mattutine, il Nucleo ittico-venatorio del Corpo di polizia provinciale di Bergamo ha coordinato una battuta di cattura di lepri nell'area erbosa del sedime aeroportuale di Orio: presi 22 esemplari, rimessi in libertà altrove.

Nella giornata di domenica 11 dicembre 2011, nelle ore mattutine, il Nucleo ittico-venatorio del Corpo di polizia provinciale di Bergamo ha coordinato una battuta di cattura di lepri nell'area erbosa del sedime aeroportuale di Orio al Serio con il supporto di personale dell'Ambito territoriale caccia (Atc) della Pianura Bergamasca con sede a Caravaggio e delle Guardie venatorie volontarie.

L'operazione, richiesta da Sacbo per ottemperare alle normative Enac concernenti l'attività di prevenzione di possibili impatti mediante l'allontanamento di animali selvatici dalle zone interessate dal movimento degli aerei, è stata programmata a seguito di ripetuti avvistamenti di esemplari di questa specie avvenuti nel corso degli ultimi mesi.

A partire dalle ore 8 di domenica sono entrati in azione circa 90 operatori che hanno provveduto a installare apposite reti in zone strategiche, producendo ad arte suoni e disturbi allo scopo di spingere le lepri nella direzione desiderata, per poterle poi prelevare con le dovute cure ed attenzioni; l'operazione è terminata verso le 12.30.

I 22 esemplari catturati sono stati rilasciati nelle aree di ripopolamento e cattura della pianura bergamasca, dopo aver applicato ad ognuno di essi una targhetta di riconoscimento dell'Atc Pianura Bergamasca in modo da poterne controllare i futuri spostamenti. Durante le operazioni di cattura delle lepri, l'attività aeronautica si è svolta regolarmente, senza interruzioni né limitazioni al traffico.

«La sicurezza è sempre in cima alla lista delle priorità - spiega l'assessore alla Polizia Provinciale, Fausto Carrara -. In questo specifico caso l'azione è volta alla sicurezza dei passeggeri e di tutti coloro che operano nello scalo. Si tratta di una proficua collaborazione, in essere da diversi anni, tra il Corpo di polizia provinciale, la vigilanza volontaria, il mondo venatorio, il gestore dello scalo e le autorità aeroportuali. Gli esemplari catturati sono stati rimessi in libertà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA