Matrimonio d'amore? No, di comodo
A Romano espulsi 3 extracomunitari

Matrimoni di comodo per poter acquisire la cittadinanza italiana: a queste conclusioni è arrivata la Polizia locale di Romano dopo indagini che hanno riguardato tre extracomunitari, che avevano avviato le pratiche per contrarre matrimonio a Romano.

Matrimoni di comodo per poter acquisire la cittadinanza della moglie e rimanere quindi in Italia: a queste conclusioni è arrivata la Polizia locale di Romano al termine di una serie di indagini che hanno riguardato tre extracomunitari. Questi avevano avviato le pratiche per contrarre matrimonio a Romano, ma dai successivi controlli della Polizia locale sono risultati irregolari o clandestini sul territorio nazionale.

Per questo sono state avviate subito le procedure per l'immediato rimpatrio e fermato l'iter per il matrimonio . Una strada questa per ottenere la cittadinanza, che sembra trovare sempre più adepti nel mondo dei clandestini e degli irregolari e che può essere contrastata solo con accurati riscontri e verifiche sulla documentazione e i vari atti amministrativi. A Romano la Polizia locale ha avviato da tempo tutta una serie di controlli incrociati ( dichiarazioni di ospitalità, verifiche negli alloggi e sulla autenticità dei documenti etc.) per contrastare la clandestinità e il soggiorno irregolare in Italia .

“Negli ultimi tre mesi, diciamo un caso al mese” sottolinea il comandante della PL di Romano, Arcangelo Di Nardo “ abbiamo verificato che tre persone avevano avviato le pratiche per sposarsi pur risultando irregolari o clandestine”.

Con la certezza che lo sposare una cittadina italiana o di altra nazionalità, non fosse altro che una scappatoia per potere acquisire la cittadinanza della futura moglie una volta celebrato il matrimonio. In due casi si è trattato di persone nigeriane , K.M.J. classe 1976 e E.D. classe 1976, nel terzo caso di un albanese X.B. nato nel 1978. Tutti sono risultati non in regola con il permesso di soggiorno o addirittura senza alcun titolo per trovarsi in Italia.

I tre sono stati fermati e controllati e una volta verificato il loro stato di clandestini o irregolari in Italia, sono immediatamente partite le procedure per l'espulsione dall'Italia

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