Tassa soggiorno, gli albergatori:
«Bergamo sarà più cara di Roma».

«La tassa di soggiorno porterà un danno pesante per la città, e Bergamo sarà più cara di Roma». Così le tre associazioni degli albergatori Ascom-Federalberghi Bergamo, Confesercenti Bergamo–Asshotel e Confindustria Bergamo.

«La tassa di soggiorno porterà un danno pesante per la città, e Bergamo sarà più cara di Roma». Così le tre associazioni degli albergatori Ascom-Federalberghi Bergamo, Confesercenti Bergamo–Asshotel e Confindustria Bergamo incassano l'approvazione del balzello sui turisti da parte del consiglio comunale riunitosi lunedì 12 dicembre.

Una Santa Lucia attesa dalle casse del Comune - dicono le associazioni - ma un danno enorme per la città e la sua crescita turistica, i cui effetti non tarderanno a farsi sentire fin dai primi mesi del 2012, quando i turisti d'affari (la stragrande maggioranza) si riposizioneranno in aree tax free.

Disattese - si legge in un comunicato - le richieste delle associazioni di categoria: sia quella di non introdurre l'imposta che quella di posticiparla di almeno un anno, in vista di un possibile norma nazionale che potesse rendere uniforme il balzello, o in vista di nuove entrate nelle casse comunali dopo la manovra Monti. Trascurata anche la proposta di limitare l'importo su un livello più sostenibile in linea con altre realtà: massimo di 2 euro per i quattro stelle.

Le tariffe di Bergamo superano quelle applicate nelle altre città, come Roma, Brescia, Padova, Ancona e Catania. Supera persino Parigi, dove la tassa è di un euro. Solo Firenze e Venezia hanno una tassa più elevata, ma è irriverente anche solo il paragone.

Le associazioni - prosegue il comunicato - riconoscono all'amministrazione di non aver fatto mancare il confronto e di aver riconosciuto le altre richieste in tema di esoneri (ragazzi fino a 16 anni, guide turistiche professionali e accompagnatori dei gruppi), di maggiore dilazione del versamento (75 giorni medi) che compensi i costi delle commissioni per l'incasso tramite carte elettroniche, di destinazione della tassa verso investimenti in ambito turistico ed, infine, di condivisione annuale del suo impiego, attraverso un parere delle associazioni sulla relazione annualmente da sottoporre al consiglio comunale.

Con l'approvazione del regolamento sulla tassa di soggiorno - concludono Ascom-Federalberghi Bergamo, Confesercenti Bergamo–Asshotel e Confindustria Bergamo - restano aperte due questioni molto importanti ed oggetto di richiesta da parte delle associazioni degli albergatori. In primo luogo il riconoscimento di una tantum per i costi che gli albergatori sosterranno nell'adeguare i  sistemi informatici per l'incasso e la gestione della tassa.

In secondo luogo la richiesta di un protocollo d'intesa con Comune e polizia locale contro la pubblicità ingannevole e l'ospitalità abusiva, che da anni danneggia il turismo bergamasco e che da oggi rappresenterà anche un caso di evasione della tassa di soggiorno.

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