Brebemi, l'assessore Cattaneo:
«Auspico un rapido dissequestro»

L'istanza di dissequestro della Brebemi è stata ripresentata al tribunale del riesame «che auspichiamo si esprimerà entro la fine dell'anno: confidiamo che possa decidere rapidamente». Lo ha detto l'assessore regionale Raffaele Cattaneo.

L'istanza di dissequestro della Brebemi è stata ripresentata al tribunale del riesame «che auspichiamo si esprimerà entro la fine dell'anno: confidiamo che possa dissequestrare almeno tutte le aree che non sono state oggetto di lavorazione da parte dell'impresa Locatelli, che sono la gran parte». 

Lo ha detto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che ha partecipato mercoledì sera a una riunione con Brebemi e Cal: «Sono uscito - dice Cattaneo - con una serie di informazioni e rassicurazioni».  L'appuntamento si è svolto all'assessorato alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia: hanno partecipato il presidente di Brebemi Francesco Bettoni e il direttore Duilio Allegrini, l'amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde) Antonio Rognoni, accompagnato dai suoi collaboratori, e i dirigenti di Regione Lombardia.

La prima istanza di dissequestro, come è noto, è stata respinta dalla Procura. «A noi risulta - dice Catteneo - che le aree su cui ha lavorato l'impresa Locatelli sono meno di sette chilometri. Anche per questo noi auspichiamo un rapido dissequestro almeno delle aree non interessate».

«Una conseguenza grave - continua l'assessore - tutta questa vicenda l'ha già avuta: la cassa integrazione per 940 operai. Siamo preoccupati per loro e le loro famiglie. Riteniamo che il rapido riavvio del cantiere sia la miglior garanzia della salvaguardia del lavoro di queste persone, che non devono pagare un prezzo per fatti su cui certamente non hanno responsabilità».

Intanto il lavoro prosegue sul resto del cantiere: totale si tratta di 62 chilometri e su una trentina si sta lavorando. «E - sostiene sempre Cattaneo - anche se dovesse essere rinvenuto un inquinamento nelle fondamenta della strada - che al momento non è stato rinvenuto (e anche le verifiche fatte da Arpa non hanno dato finora riscontri critici) - i tempi per l'eventuale bonifica, visto il livello a cui sono i cantieri, sarebbero molto brevi. Perché la rimozione dei sottofondi, visto che sopra non sono ancora stati fatti gli asfalti, richiederebbe tempi tecnici di poche settimane».

«Abbiamo grande fiducia nel lavoro della magistratura - conclude Cattaeno -: auspichiamo che anche l'incidente probatorio, che è stato fissato, si concluda in tempi rapidi. Siamo convinti che quand'anche dovesse essere rinvenuto l'inquinamento, le modalità tecniche con cui sono stati svolti i lavori (posti teli impermeabili che dovrebbero escludere conseguenze più gravi sulla falda), i tempi saranno veloci. Quindi anche se ci fosse lo scenario peggiore, i tempi di ripristino sarebbero comunque brevi. Al momento riteniamo di poter confermare il primo semestre del 2013 come data per la conclusione dei lavori (inzialmente si pensava all'inizio dell'anno). A meno che la magistratura non ci costringa a tenere il cantiere bloccato per un tempo indeterminato».

Durente l'incontro milanese si è convenuto sull'opportunità di convocare a breve una seduta dell'Osservatorio Ambientale, che valuterà come intensificare i controlli già in essere per monitorare le possibili ricadute di eventuali inquinamenti sul territorio e sulla falda.

È stato anche confermato che a breve inizieranno le opere di riqualificazione della tangenziale di Brescia nella prospettiva che la conclusione di tutta la Brebemi possa essere confermata per il primo semestre del 2013.


Anche mercoledì in serata si era tenuto un incontro presso l'Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia convocato dall'assessore Raffaele Cattaneo per fare il punto sullo stato dei cantieri Brebemi. All'incontro hanno partecipato il presidente di Brebemi Francesco Bettoni e il direttore Duilio Allegrini, l'amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde) Antonio Rognoni, accompagnato dai suoi collaboratori, e i dirigenti di Regione Lombardia.

Durante l'incontro sono state valutate le conseguenze per il proseguimento del cantiere delle iniziative assunte dalla magistratura a valle delle indagini in corso, che hanno portato al sequestro di 34 chilometri su 62 del progetto, più 40 di viabilità connessa. Innanzitutto è stata condivisa la preoccupazione per la sorte degli oltre 926 lavoratori messi in cassa integrazione a causa del sequestro ed è stata auspicata una rapida ripresa dei lavori in modo da risolvere una situazione difficile per loro e le loro famiglie.

Si è inoltre preso atto che il consorzio BBM e Brebemi hanno presentato istanza di dissequestro al Tribunale del Riesame per la parte di 34 chilometri non interessate da lavorazioni effettuate dalla ditta Locatelli (la quale ha operato su meno di 7 chilometri). Si attende l'esito del ricorso: il Tribunale del riesame si esprimerà presumibilmente entro la fine dell'anno. Si è convenuto inoltre sull'opportunità di convocare a breve una seduta dell'Osservatorio Ambientale, che valuterà come intensificare i controlli già in essere per monitorare le possibili ricadute di eventuali inquinamenti sul territorio e sulla falda.

Tutti i partecipanti all'incontro hanno espresso massima fiducia nel lavoro della magistratura e l'auspicio che l'incidente probatorio, già richiesto, possa concludersi in tempi rapidi con l'accertamento dell'effettivo stato delle forniture.

Nel contempo i lavori procedono sulle tratte non oggetto di sequestro e a breve inizieranno le opere di riqualificazione della tangenziale di Brescia nella prospettiva che la conclusione di tutta la Brebemi possa ancora rispettare i tempi previsti e venga quindi confermata per il primo semestre del 2013. Ciò anche alla luce del fatto che eventuali lavori di bonifica, allo stato attuale del cantiere, richiederebbero solo poche settimane.

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