Brebemi, in 700 senza lavoro
si tratta per la cassa integrazione

Entro Natale 700 lavoratori non più impegnati nei cantieri Brebemi sapranno se potranno andare in cassa integrazione. La prossima settimana sindacati e Ance Bergamo sottoscriveranno un accordo che permetterà di chiedere all'Inps la cassa integrazione ordinaria.

Entro Natale circa 700 lavoratori non più impegnati nei cantieri Brebemi di Cassano e Fara Olivana (sotto sequestro dallo scorso 30 novembre) sapranno se potranno andare in cassa integrazione. La prossima settimana le organizzazioni sindacali di categoria Cgil-Fillea, Cisl-Filca, Uil-Feneal e l'Ance di Bergamo sottoscriveranno un accordo che aprirà la possibilità alle aziende affidatarie di lavori nei cantieri Brebemi sotto sequestro di chiedere all'Inps la cassa integrazione ordinaria. Massima copertura prevista 52 settimane. Ovviamente la loro speranza è che i due cantieri vengano dissequestrati molto prima.

Ma, per una soluzione temporanea in attesa di sviluppi, i sindacati si sono dati da fare insieme all'Ance per ottenere dall'Inps la concessione della cassa integrazione a imprese e lavoratori. Il termine per la richiesta scade il 25 gennaio.

«Già prima di Natale però – sostiene Giovanni Gervasoni responsabile delle relazioni industriali dell'Ance – dovremo aver creato tutti i necessari presupposti». Da qui la probabile firma la prossima settimana di un accordo fra Ance e sindacati che darà il via libera alle aziende impegnate nei cantieri sequestrati di chiedere all'Inps, con la sicurezza di avere le carte in regola per farlo, la cassa integrazione.

«Invitiamo le aziende che non riusciranno a ricollocare i loro operai in altre cantieri – afferma Gabriele Mazzoleni segretario provinciale Cisl-Filca – a farsi avanti a richiedere la concessione di questo ammortizzatore sociale».

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