Università, ancora tagli ai fondi
Dallo Stato 800 mila euro in meno

A poco meno di due settimane dalla fine dell'anno ecco spuntare i fondi statali per l'Università di Bergamo. Sorpresa di Natale: all'appello ci sono 800 mila euro in meno rispetto all'anno scorso. Il rettore: «Sforbiciata più lieve rispetto ad altri atenei».

A poco meno di due settimane dalla fine dell'anno ecco spuntare i fondi statali con cui l'Università di Bergamo avrebbe dovuto sostenere didattica e ricerca nel 2011. A stare alla tempistica l'ateneo avrebbe dovuto tenere docenti, lezioni ed esami in stand by per l'anno corrente in attesa di avere la quota di finanziamento per offrire un servizio pubblico, e gli studenti potrebbero avere il diritto almeno di far notare che le tasse, loro, le hanno pagate a inizio dell'anno accademico (non alla fine).

Ma tant'è, in tempi di crisi c'è poco da lamentarsi, almeno quando i soldi arrivano. E qui la sorpresa di Natale: all'appello ci sono 800 mila euro in meno rispetto all'anno precedente in cui si era registrato già un taglio della stessa entità rispetto al 2009.

Il rettore Stefano Paleari vede comunque il bicchiere mezzo pieno: «Subiamo un taglio ai trasferimenti statali di 800 mila euro – spiega commentando l'approvazione del decreto – pari a quello dell'anno precedente. Si tratta di una decurtazione del Fondo di finanziamento ordinario pari al 2,2% mentre la media nazionale dei tagli è stata intorno al 3,7%. Noi abbiamo dunque subito una sforbiciata più lieve rispetto ad altri atenei soprattutto perché abbiamo compensato con la quota premiale, ossia quella parte di fondi che vengono ripartiti sulla base del merito».

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