Apri un'attività a Bergamo?
Arriva il contributo del Comune

Per risollevare le sorti delle aree della città in maggiore sofferenza, il Comune di Bergamo punta sulla nascita di nuovi esercizi commerciali. Lo fa con un bando che ha l'obiettivo di invogliare futuri imprenditori ad aprire un'attività in  aree da rivitalizzare.

Il Comune di Bergamo selezionerà e finanzierà nuove attività commerciali e artigianali in aree urbane in cui mancano oppure sono carenti alcune tipologie di offerte. L'obiettivo dell'amministrazione è di riqualificare gli spazi urbani.

Possono presentare richiesta per ottenere il contributo - si legge nel bando - coloro che siano intenzionati ad avviare una nuova attività commerciale o artigianale nelle aree indicate (vedi allegato). Sono invece esclusi dal beneficio coloro che subentrano a un'attività già esistente.

Per quanto riguarda la tipologia degli interventi, quelli ammessi a contributo dovranno essere riconducibili all'avvio di nuove attività localizzate esclusivamente nelle vie indicate nel bando e solo per alcune tipologie di offerta commerciale.

I beneficiari del contributo si devono impegnare a mantenere l'attività nelle vie della città sopra indicate, e inoltre a non cederla a terzi per un periodo di almeno tre anni dalla data di erogazione del contributo.

Sono ammessi alla selezione coloro che:
a) non si trovano in una delle condizioni di incapacità a contrattare con la Pubblica Amministrazione di cui all'articolo 120 della legge n. 689/1981 e s.m.i.;
b) possiedono i requisiti morali e professionali per lo svolgimento di attività commerciali di cui all'art. 71 del D.Lgs. n. 59/2010 e all'art. 65 e 66 della L.R. n. 6/2010 e s.m.i.;
c) non si trovano nelle condizioni previste dall'art. 67 del D.Lgs. 159/2011 (Codice delle leggi antimafia).
d) non hanno ottenuto, nell'esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti, contributi pubblici percepiti in regime “de minimis” per un importo complessivo superiore a € 200.000 (regolamento CE 1998/2006).

Inoltre, qualora risultino titolari di imprese attive alla data di presentazione della domanda di contributo, non hanno diritto a partecipare alla selezione coloro che risultino legali rappresentanti e/o soci (nel caso di società) di:
• imprese sottoposte a procedure concorsuali o coattive
• imprese che non risultino in regola con le iscrizioni al registro delle imprese e/o REA ed altri albi, ruoli e registri camerali obbligatori per le relative attività
• imprese che non risultino in regola con il versamento dei contributi e delle previdenze del personale dipendente.

Il contributo per ogni attività è pari al 50% degli investimenti previsti e documentati, fino ad un massimo di 15.000 euro. In ogni caso sono ammesse richieste di contributo per investimenti il cui ammontare minimo non sia inferiore a 15.000 euro.

La liquidazione del contributo avviene secondo le seguenti modalità:
• l'acconto, pari al 50% dell'importo, è erogato a seguito della constatazione dell'effettiva operatività dell'attività commerciale o artigianale per la quale il contributo stesso è stato richiesto
• la restante quota del 50% è erogata l'anno successivo a quello di inizio dell'attività, a seguito di constatazione della permanenza dell'operatività della stessa.

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