«Prima ancora di istruire
la scuola deve educare»

Scambio di auguri natalizi tra il Vescovo Francesco Beschi e il provveditore Patrizia Graziani che insieme a tutto il personale dell'Ufficio Scolastico di via Pradello gli ha donato una Madonna bizantina e un libro sulle reliquie conservate nel duomo di Mantova, sua città d'origine.

Scambio di auguri natalizi tra il Vescovo Francesco Beschi e il provveditore Patrizia Graziani che insieme a tutto il personale dell'Ufficio Scolastico di via Pradello gli ha donato una Madonna bizantina e un libro sulle reliquie conservate nel duomo di Mantova, sua città d'origine.

Il vescovo si è recato in provveditorato accompagnato dal delegato vescovile per la scuola mons. Vittorio Bonati e dal responsabile per Ufficio Irc don Michele Cortinovis. «La scuola – ha detto Beschi – educa a una visione del mondo prima che istruire nelle discipline. Il Natale, sia per chi è credente, sia per chi non lo è, appartiene tuttavia a una stessa visione del mondo dove le istanze della coscienza e il desiderio di bene sono importanti».

La scuola può essere centrale nell'accompagnare la crescita dei ragazzi in una direzione di bene piuttosto che di cinismo. Riferendosi alla crisi mondiale che attraversiamo, ha sottolineato il vescovo, «ci accorgiamo che supera le ragioni economiche e ha radici in un altro tipo di visione del mondo, un altro modo di vedere la persona umana. La visione del mondo, che è ciò a cui la scuola educa – ha concluso mons. Beschi – non è irrilevante ai fini pratici della vita».

Un pizzico di ideale non basta ed è ciò che dà senso all'impegno della gestione amministrativa, lontano dalla ricarica della classe. Per il dirigente Graziani lo scambio di auguri è stata anche l'occasione per ringraziare tutti i collaboratori: «Abbiamo attraversato in questi primi mesi di mandato anche momenti non facili, come quello delle nomine, e ringrazio tutti – ha detto il provveditore – per il lavoro intenso fatto».

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