Piste e hotel: si va in bianco
Crisi del turismo in Val Seriana

C'è aria di crisi in alta Valle Seriana. Diversi i motivi: il calendario particolarmente avaro per gli specialisti delle minivacanze, la mancanza di neve, che ha imposto alle stazioni sciistiche aperture a singhiozzo, e infine la situazione generale di crisi economica.

C'è aria di crisi in alta Valle Seriana. Sarà colpa, come spiegano alcuni operatori, del calendario particolarmente avaro per gli specialisti delle minivacanze, a causa della concomitanza fra i due giorni di Natale e Capodanno con altrettanti fine settimana. Oppure della mancanza di neve, che ha imposto alle stazioni sciistiche aperture a singhiozzo e con la sola neve artificiale. Infine la situazione generale di crisi economica, che poco invoglia a spendere e impone a pochi fortunati vacanze più brevi, a tutti gli altri di rinunciarvi del tutto.

A tratteggiare lo scenario sono Astra e Cooraltur, i due consorzi alberghieri dell'alta Valle Seriana. Il primo, nato nel 1997, oggi riunisce 16 alberghi di Clusone e dei comuni limitrofi per una capienza complessiva di 500 posti letto; il secondo raggruppa una ventina di strutture, quasi tutte a Castione, per un totale di mille posti letto.

Per entrambi la situazione è al limite del drammatico: poche prenotazioni e molte disdette nei giorni scorsi, occupazione al 50% dal 27 dicembre in avanti, con un picco per la sola notte del 31. «La stagione invernale è cominciata piuttosto male - spiega il presidente dell'Astra Giovanni Balduzzi - e i periodi di permanenza continua ad accorciarsi: nove turisti su dieci si fermeranno per la sola notte di San Silvestro». «La speranza - continua Balduzzi - è quella di raggiungere i numeri del 2010, comunque non esaltanti, ma difficilmente riusciremo a farlo».

Così anche ai piedi della Presolana, dove la possibilità di sciare incide ancora di più sull'andamento delle prenotazioni. «Capodanno tiene sempre e i nostri alberghi sfioreranno il tutto esaurito - conferma Giordano Sozzi del consorzio Cooraltur -. Il problema si avrà nei giorni a venire e fino all'Epifania, quando sarà soltanto la presenza o meno della neve a indirizzare le prenotazioni».

Le previsioni meteo purtroppo dicono male, e si registrano alcune disdette. Eppure le piste della zona in questi giorni sono aperte.

Leggi di più su L'Eco di giovedì 29 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA