Bigiani preso in un ristorante
Era latitante da cinque mesi

Lo hanno catturato in un ristorante di via S. Alessandro la sera del primo gennaio, dopo la cena con una donna che è uscita dal locale con la scusa di una sigaretta e si è dileguata. Parliamo di Alfredo Bigiani, 52 anni, che deve scontare una condanna di tre anni.

Lo hanno catturato in un ristorante di via S. Alessandro la sera del primo gennaio, dopo la cena con una donna che è uscita dal locale con la scusa di una sigaretta e si è dileguata. Alfredo Bigiani, 52 anni, noto alle cronache perché da ex detenuto aveva aperto il bar «L'Ora d'aria» a Pedrengo, dal 20 luglio non dava più notizie di sé.

Il 12 era diventata definitiva una condanna a tre anni per una rapina commessa a Voghera: quando i carabinieri avevano bussato alla sua porta, avevano trovato solo la moglie e la figlia dodicenne, disabile. Domenica sera, verso le 23, i poliziotti sono stati chiamati dal titolare del ristorante cittadino, insospettito dopo la fuga della donna: pensando che anche l'uomo volesse scappare senza pagare il conto (81 euro), ha telefonato al 113.

Gli agenti, arrivati al ristorante, hanno chiesto i documenti a Bigiani e lui ha fornito false generalità. Portato in questura, ha confessato il suo vero nome ed è stato quindi portato in carcere dove sconterà la pena. Il conto lo salderà con la giustizia, ma non con il ristoratore, che si è dovuto sobbarcare il costo della cena.

Amareggiata la moglie di Bigiani, Bruna, che dalle pagine del nostro giornale l'estate scorsa aveva lanciato un appello per trovarlo: «Ha abbandonato sua figlia a luglio sottraendole ogni piccolo bene che rappresentava il suo futuro, messo da parte da sua madre con enormi sacrifici. In questi mesi non l'ha mai chiamata né per il compleanno, né per Natale, lasciandola senza mezzi di sussistenza».

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