Fontanella, posta a singhiozzo
Il sindaco: disagi da un anno

Cassette della posta vuote per lunghi periodi, lettere e bollette in ritardo e cittadini che vanno all'ufficio postale per ritirare la corrispondenza. Una situazione, quella descritta dal sindaco di Fontanella, Maria C. Cattapan, che va avanti da quasi un anno.

Cassette della posta che rimangono vuote per lunghi periodi, lettere e bollette che arrivano in ritardo e cittadini che addirittura vanno di persona all'ufficio postale per ritirare la corrispondenza. Una situazione, quella descritta dal sindaco di Fontanella, Maria Cristina Cattapan, che in paese, tra alti e bassi, va avanti da quasi un anno, con malumori in aumento da parte dei cittadini. Tanto che, dopo una prima segnalazione inviata il 4 aprile, ora il primo cittadino è tornata a scrivere alle Poste per chiedere un intervento risolutivo.

«È da circa un anno – spiega il primo cittadino – che fra i fontanellesi si registrano disagi dovuti ad assenze prolungate nel recapito della corrispondenza. Siccome mi è stato detto che l'ufficio di Fontanella non è competente, il 4 aprile 2011 ho scritto all'ufficio recapiti di Poste Italiane di Romano di Lombardia, responsabile della consegna della corrispondenza a Fontanella, e per conoscenza all'ufficio postale di Fontanella e a quello di Bergamo. Esprimevo tutto il disagio provato dai cittadini e chiedevo un intervento per una rapida soluzione. Non ho però ricevuto alcuna risposta».

Nonostante il silenzio di Poste Italiane, la situazione era sembrata migliorare per un certo periodo di tempo, per poi tornare a peggiorare. Col risultato che tanti fontanellesi chiedono al Comune di fare qualcosa. «Vengono da me in municipio, oppure incontro per strada – continua la Cattapan – due, tre, anche quattro persone al giorno che mi domandano se sia mai possibile che la mia amministrazione non riesca a intervenire. L'ultimo giorno dell'anno appena trascorso, sfinita dalle continue lamentele, ho riscritto all'ufficio recapiti di Poste Italiane a Romano, tornando a chiedere un intervento da parte di chi ha la competenza per farlo. Lo scorso anno, alla fine di marzo, quindi prima di scrivere la lettera di protesta, avevo persino proposto all'ufficio di Fontanella di prestare i dipendenti del Comune affinché potessero dare una mano nella gestione, ma mi è stato risposto che una cosa del genere non è proprio fattibile perché non possono essere dati incarichi esterni di questo tipo».

Ma i problemi restano: «Il risultato è che al momento la gente va in posta a ritirare la propria corrispondenza facendo lunghe code e rischiando oltretutto di non trovarla. Io stessa non ricevo posta a casa da almeno due settimane. Passi per la pubblicità e per i giornali, ma il problema vero è il mancato ricevimento, da parte delle famiglie, delle bollette. Poi scattano i solleciti di pagamento per fatture non pagate, che però non sono mai state ricevute dagli utenti. Auspico un intervento da parte di Poste Italiane che ponga fine a questa situazione».

«Stiamo facendo le necessarie verifiche – è la risposta arrivata dall'azienda attraverso l'ufficio stampa – in seguito alle quali risponderemo al sindaco di Fontanella, che verrà da noi contattato per un chiarimento».

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