Epifania, le parole del vescovo:
«Il Vangelo è universalità»

«Anche nelle nostre città giungono tanti uomini che appartengono a diverse religioni, popoli e culture. Fra loro ci sono anche tanti cristiani, che vogliono migliorare la loro vita. Il Vangelo è universalità». Parole del vescovo alla solennità dell'Epifania.

«Anche nelle nostre città giungono tanti uomini che appartengono a diverse religioni, popoli e culture. Fra loro ci sono anche tanti cristiani, approdati nelle nostre città per migliorare la loro vita, portando con sé la loro esperienza religiosa. Il Vangelo è universalità, perché è capace di conquistare ogni coscienza, ogni popolo, ogni cultura».

Nel giorno della solennità dell'Epifania, che ricorda l'arrivo dei Re Magi alla capanna di Betlemme e la manifestazione del Salvatore del mondo a tutti gli uomini, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto una concelebrazione eucaristica in Cattedrale.

«Il mistero di Dio entra nella storia degli uomini abbracciando l'universo. Il peccato commesso dagli scribi è che pensano di sapere tutto, sanno il luogo ma non si muovono, non si mettono in cammino, restano là nel loro sapere. I Magi invece - ha continuato il vescovo nell'omelia - sono uomini in cammino non soltanto con le gambe e il corpo, ma con lo spirito. L'immobilità degli scribi caratterizza talvolta anche la coscienza cristiana: i cristiani devono essere sempre in cammino come i Magi per giungere al mistero di Dio e testimoniarlo. I Magi sono personaggi misteriosi attratti dal Cielo, vengono da Oriente, non vengono dall'antico Israele, ma rappresentato tutti i popoli del mondo».

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