Palafrizzoni riqualifica Grumello al Piano

Un intervento a 360 gradi per Grumello al Piano con nuovi edifici in edilizia residenziale pubblica, la promozione del commercio, più sicurezza del territorio e un nuovo spazio di verde pubblico. Palafrizzoni rilancia il quartiere e lo fa attraverso una serie di interventi «interdisciplinari» ora sui tavoli della Regione Lombardia. Il Comune di Bergamo, insieme ad altri enti attivi sul territorio, ha infatti presentato al Pirellone un progetto di «contratto di quartiere» che prevede un investimento complessivo di 16 milioni di euro, 4 dei quali potrebbero arrivare proprio da Milano attraverso un bando che distribuirà nelle città lombarde 60 milioni di euro. La risposta sul finanziamento regionale dovrebbe arrivare entro fine anno.«Ci auguriamo di riuscire ad accedere al finanziamento – spiega l’assessore alle Politiche per la Casa Francesco Macario –, ma credo che, nel caso non lo ottenessimo, varrebbe comunque la pena di portare avanti questi interventi, assumendo questo progetto come modello di azione su altri quartieri problematici». Problematico, Grumello, lo è per vari motivi: «Vi sono alcune criticità che caratterizzano questa piccola realtà di circa duemila abitanti – osserva l’assessore –. La concentrazione di case ad affitto sociale è altissima, attorno al 50%, contro il 10-15 degli altri rioni cittadini. A questo si aggiunge la marginalità territoriale e la maggior incidenza di alcuni fenomeni come furti, scippi e vandalismi». Di qui la scelta di studiare un intervento ad ampio spettro, con la realizzazione di alloggi a canone moderato, la creazione, tra le altre cose, di una piastra commerciale e l’istituzione, nella parte nord di via Morali, di un mercato di quartiere. Sul fronte della sicurezza si garantirà, almeno nella fase iniziale, una presenza continuativa della Polizia Locale, così come sono in cantiere progetti sulla legalità per i giovani, da mettere in atto nelle scuole, e per gli anziani, per aiutarli a difendersi da truffe e raggiri. Il fulcro dei progetti di coesione sociale sarà costituito da un «Punto Comune», che coordinerà i servizi sociali e assistenziali già presenti nel quartiere, li potenzierà e ne aggiungerà di nuovi, dalla mediazione dei conflitti al sostegno scolastico, dalla ludoteca alla gestione degli immobili di edilizia pubblica. (25/09/2008)

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