Non era di Pierluca Locatelli
il denaro sequestrato a Cristiani

Non sono i soldi di Pierluca Locatelli quelli trovati in casa dell'ex vicepresidente del consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani. Il taglio delle banconote che Locatelli ha dichiarato di aver consegnato non corrisponde a quanto trovato nell'abitazione del politico.

Non sono i soldi di Pierluca Locatelli quelli trovati in casa dell'ex vicepresidente del consiglio regionale, Franco Nicoli Cristiani. Il taglio delle banconote che Locatelli ha dichiarato di aver consegnato non corrisponde a quanto trovato nell'abitazione del politico che dallo scorso 30 novembre è in carcere con l'accusa di corruzione

La novità emerge dagli accertamenti disposti dalla procura di Milano, alla quale è stata trasmessa da quella di Brescia parte dell'inchiesta, proprio sulle banconote sequestrate a Nicoli Cristiani.

Pierluca Locatelli durante uno degli interrogatori aveva parlato di un particolare taglio delle banconote che aveva versato al politico per accelerare la trasformazione della cava di Cappella Cantone, in provincia di Cremona, in discarica di amianto.

Gli accertamenti sul taglio delle banconote hanno portato la Procura ad escludere che la somma trovata a Nicoli Cristiano provenga dall'imprenditore bergamasco.

Così ora l'inchiesta milanese sta cercando di far luce da chi l'ex vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia abbia ricevuto questo denaro.

Nicoli Cristiani nei giorni scorsi si era visto respingere la richiesta di revoca della custodia cautelare in carcere, così come lo stesso Locatelli e Giuseppe Rotondaro, il coordinatore dell'Arpa Lombardia, accusato di aver fatto da intermediario per il pagamento.

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