San Pellegrino, si cambia progetto
Le terme nell'ex albergo Milano

Dopo aver accantonato il progetto di Perrault e affidato il nuovo disegno al giapponese Kengo Kuma e al gruppo «De8», il gruppo Percassi sembra di nuovo cambiare rotta. Le nuove terme di S. Pellegrino dovrebbero sorgere nel vecchio albergo Milano.

Dopo aver accantonato il progetto del francese Dominique Perrault e affidato il nuovo disegno al giapponese Kengo Kuma e al gruppo «De8», il gruppo Percassi sembra di nuovo cambiare rotta. Le nuove terme di San Pellegrino dovrebbero sorgere dal recupero e dalla trasformazione del vecchio albergo Terme-Milano e dal porticato davanti al parco.

L'ampiezza resterebbe comunque importante (sarebbero le terme più grandi del futuro gestore, il gruppo «Qc» dell'imprenditore lecchese Saverio Quadrio Curzio, che opera già a Bormio, Milano, Torino, Monza e Pré Saint Didier, in Val d'Aosta).

I ritardi dell'operazione sono noti: nel gennaio 2007 la prima firma dell'accordo tra Regione, Provincia, Comune di San Pellegrino e gruppo Percassi. Le terme dovevano essere pronte nel 2009, con il progetto del francese Perrault. Nel marzo 2010 altra firma e investimento complessivo che passa da 139 a 201 milioni di euro (di cui 142 a carico del gruppo Percassi). A oggi sono stati realizzati il recupero del casinò (da un anno si sta costruendo anche il nuovo teatro), delle facciate del Grand Hotel, sottoservizi e opere viarie a Vetta, il rialzo di un piano della scuola alberghiera, scavi e paratìe per i parcheggi nell'area termale. Una trentina, finora, i milioni di euro che il gruppo Percassi sostiene di aver già speso tra acquisizioni aree, progettazioni e lavori. La presentazione del progetto per le nuove terme, del giapponese Kuma, doveva tenersi in autunno. Presentazione mai avvenuta. Ritardi e assenza di comunicazione di quanto sta avvenendo che hanno non poco preoccupato San Pellegrino e la valle. Dalla stessa amministrazione comunale, sui progetti, non arriva alcuna informazione.

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