Alzano, sit-in di famiglia in municipio
Il sindaco: «Ora si tutelino i figli»

Si trovano ora in una comunità di accoglienza i cinque bambini e la madre, incinta del sesto figlio, protagonisti giovedì del sit-in inscenato nell'atrio del municipio di Alzano Lombardo. «Protagonisti loro malgrado» aggiunge il sindaco Roberto Anelli nel ricordare che, durante la forma di protesta decisa dal padre di questa famiglia di origine marocchina contro l'alloggio fornito dal Comune, bambini e mamma non avrebbero toccato cibo.

Questo dalle 10,30 alle 18, quando l'intervento dei carabinieri ha risolto la situazione, visto che il padre si rifiutava di rientrare nella propria abitazione. Così venerdì, dichiarandosi «dispiaciuto per la situazione creatasi ieri (giovedì, ndr), come persona e come amministratore», Anelli ha ribadito che «il Comune non indietreggia rispetto all'obbligo, anche morale, di salvaguardare il benessere dei bambini, ma pretende che diritti e doveri siano rispettati».

La famiglia si è presentata giovedì in municipio intorno alle 10,30 occupando l'atrio con la richiesta di ottenere un alloggio diverso da quello attuale, trovato dal Comune. Che sta seguendo questi immigrati da un mese, ravvisando però, aggiunge il primo cittadino, «un atteggiamento non collaborativo, se non ostile». Con ripercussioni anche sui cinque figli, per la cui tutela si è deciso il trasferimento in una struttura d'accoglienza.

Il nucleo familiare è conosciuto da tempo dai servizi sociali, da quando cioè il capofamiglia, dopo un infortunio sul lavoro e la conseguente perdita dell'occupazione, si è presentato per un aiuto e per fronteggiare l'imminenza di uno sfratto.

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