Cinque i morti sulla Costa Concordia
Diciassette il numero dei dispersi

Cresce purtroppo il tragico bilancio della tragedia del Giglio. I morti
sono saliti a 5 e i dispersi sono 17. I cadaveri individuati dai
sub della Guardia Costiera nella nave Concordia verso le 16 di domenica sono di due uomini anziani. Erano in una cabina con i giubbotti salvagente.

Cresce purtroppo il tragico bilancio della tragedia del Giglio. I morti sono saliti a 5 e i dispersi sono 15. I cadaveri individuati dai sub della Guardia Costiera nella nave Concordia verso le 16 di domenica sono di due uomini anziani. I corpi, secondo quanto si apprende, sono stati ritrovati in una cabina con indosso i giubbotti salvagente.

I due anziani, ha spiegato il responsabile delle relazioni esterne del Comando generale delle Capitanerie di porto, Filippo Marini, sono stati trovati sul ponte numero 3 nei pressi del punto di raccolta «A», nella zona di poppa della murata di dritta, quella completamente sommersa. Sono in corso le operazioni per il recupero.

È continuata durante tutta la notte tra sabato e domenica - anche dopo il ritrovamento della coppia di neo sposi coreani in crociera nel Mediterraneo per il viaggio di nozze - la minuziosa ispezione dei vigili del fuoco sulla nave Costa Concordia che è naufragata venerdì al Giglio. Salvato anche il commissario di bordo.

Le ricerche nel relitto semi-affondato sono continuate no-stop per tutta la giornata di domenica. Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco hanno proceduto ispezionando «cabina per cabina» con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate.
Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l'impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso - viene ipotizzato - che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire.

Sabato notte a causa del buio è stato possibile ispezionare solo la parte della nave rimasta fuori dall'acqua, mentre per verificare la parte sommersa si è dovuto attendere che facesse luce col nuovo giorno. L'operazione è stata svolta in modo accurato e, in particolare per la parte sott'acqua, è previsto l'impiego di speciali strumenti tra cui telecamere capaci di «vedere» oltre gli oblò e di fendere le oscurità marine nelle aree allagate.

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