Ultimo saluto a Daniele Donadoni:
col suo lavoro prezioso per gli altri

«Con il suo lavoro era prezioso per gli altri, in particolare per gli anziani». Così il parroco della chiesa di Santa Grata in Borgo Canale, don Romano Alessio, ha ricordato Daniele Donadoni, il fisioterapista morto facendo un'immersione nel lago d'Iseo.

«Con il suo lavoro era prezioso per gli altri, in particolare per gli anziani». Così il parroco della chiesa di Santa Grata in Borgo Canale, don Romano Alessio, ha ricordato Daniele Donadoni, il fisioterapista morto facendo un'immersione nel lago d'Iseo.

In tantissimi hanno voluto essere presenti per l'ultimo saluto: il funerale è stato celebrato martedì alle 9,30. Daniele Donadoni, 51 anni, abitava a Seriate e aveva perso la vita sabato mattina, a Tavernola Bergamasca. «Di Santa Grata era un parrocchiano» ha ricordato il parroco, accennando nell'omelia ad alcuni ricordi dell'adolescenza di Donadoni in Borgo Canale.

«La sua passione per le immersioni - ha aggiunto don Alessio - era grande: la coltivava da 20 anni. Purtroppo ha segnato anche il suo destino. Ma quello che ci attende non è il nulla; è Dio, cioè il tutto».

Chiesa gremita, con oltre trecento persone: don Romano Alessio ha poi seguito il corteo funebre fino al cimitero di Bergamo dove Daniele Donadoni è stato sepolto.

Daniele Donadoni lavorava da alcuni anni nella residenza sanitaria Papa Giovanni Paolo I, nel centro di Seriate: la struttura si trova in via Cesare Battisti e ospita 62 anziani. Daniele Donadoni da qualche tempo abitava a Seriate, in via Cesare Battisti, insieme alla sua compagna Mira. Era conosciuto anche a Bagnatica dove, in passato, aveva abitato per diversi anni con l'ex moglie e i due figli Edoardo e Rebecca, rispettivamente di 15 e 18 anni.

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