Stucchi scatenato contro Monti:
«Ci ridurrà tutti in braghe di tela»

«La Padania, ovvero la parte più produttiva del Paese, ha sempre la possibilità di poter venire fuori dalla difficile situazione che stiamo vivendo ma a condizione di non dovere pagare dazio al governo centrale». A dirlo in una nota il deputato bergamasco della Lega Nord e segretario dell'Ufficio di presidenza di Montecitorio Giacomo Stucchi. «Ciò che più preoccupa è la miopia dei tre segretari di partito Alfano-Bersani-Casini, ai quali si aggiunge un Di Pietro "double-face", che prima approva la fiducia al governo Monti e poi ne prende le distanze, che tengono a galla un governo neo centralista e inconcludente, senza rendersi conto che le sue ricette economiche ci ridurranno tutti in braghe di tela» sottolinea Stucchi.

«Si parla tanto - prosegue poi il parlamentare bergamasco - di liberalizzazioni, ma a vantaggio di chi? Può bastare qualche licenza in più di taxi, e qualche parafarmacia, a favorire la crescita e risolvere la crisi che stiamo vivendo? Assolutamente no. Più che equità e sviluppo a noi pare che questo governo stia provocando povertà e depressione, e non solo in senso economico. Ecco perchè - conclude Stucchi - prima vanno via Monti e i suoi ministri e prima rendono due servizi essenziali: il primo alla democrazia, riportando a Palazzo Chigi un governo legittimato dal voto popolare; il secondo all'economia, scongiurando l'adozione di nuovi provvedimenti che non servono alla crescita ma alimentano soltanto lo scontro sociale».

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