Carvico, l'ex cava Predazzi
non diventerà parco pubblico

La trasformazione, con recupero a parco pubblico, dell'ex cava Predazzi, di proprietà del Comune di Carvico, non si farà. Lo ha deliberato lo scorso dicembre la Giunta di Carvico (guidata dal gruppo Lega-Pdl con sindaco Luigi Panzeri).

La trasformazione, con recupero a parco pubblico, dell'ex cava Predazzi, di proprietà del Comune di Carvico, non si farà. Lo ha deliberato lo scorso dicembre la Giunta di Carvico (guidata dal gruppo Lega-Pdl con sindaco Luigi Panzeri) che intende rivedere il progetto di trasformazione in parco pubblico, con aree attrezzate e percorso vita, approvato con delibera comunale il 20 giugno 2008 dall'allora amministrazione comunale presieduta dal sindaco Attilio Bolognini. L'ex cava si trova ai piedi del monte Canto e, comprendendo i boschi, è ampia 75 mila metri quadrati.

«Per prima cosa abbiamo tolto dal bilancio di previsione per il 2012 la somma di circa 600 mila euro prevista in entrata per il conferimento di circa 150 mila metri cubi di rifiuti inerti da parte di un privato – riferisce il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Marco Ghisleni –. Serviva a livellare il terreno dell'ex cava. Il progetto di riempimento dell'ex cava dovrà essere riveduto, quindi decideremo il da farsi. Attualmente stiamo procedendo alla redazione del Piano di governo del territorio col geologo che procederà successivamente all'analisi dell'area dell'ex cava Predazzi. Non si tratta solo di livellare il terreno riempiendolo di rifiuti inerti. Dobbiamo avere in mano una mappatura ben precisa di ingressi, cunicoli e altro che negli anni l'Italcementi ha scavato per prelevare il materiale di produzione».

«Sospendendo il progetto di recupero – prosegue l'assessore – non rinnoveremo più le polizze fideiussorie esistenti, risparmiando così 3.000 euro che, in questi tempi di magra, verranno usati diversamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA