Merelli, la prima spedizione col papà Patrizio

La prima spedizione extraeuropea è con suo padre Patrizio: sul monte Chimborazo, 6.300 metri, la vetta più alta dell'Ecuador, per lanciarsi da lassù con il parapendio. Dopo otto ore di dura salita, quattro ore di volo per atterrare a 3.200 metri, dove c'era il bivacco dal quale era partito. Era l'inverno del 1989.

La prima spedizione extraeuropea è con suo padre Patrizio: sul monte Chimborazo, 6.300 metri, la vetta più alta dell'Ecuador, per lanciarsi da lassù con il parapendio. Dopo otto ore di dura salita, quattro ore di volo per atterrare a 3.200 metri, dove c'era il bivacco dal quale era partito. Era l'inverno del 1989.

Dieci anni più tardi, nel 1998, Mario tenta il suo primo Ottomila: il Shisha Pangma, con una bella squadra di bergamaschi, ma l'impresa è bloccata a 7.400 metri dall'improvvisa morte (collasso cardiaco) di un compagno. Poi sarà un susseguirsi di tentativi, di splendidi risultati e di rinunce, anche: Difficile darne conto: Nel 1999 punta all'Everest, e arriva a 8.200 metri; passa un anno ed eccolo di nuovo sull'Everest con un compagno d'eccezione, Silvio Mondinelli, che già stava inaneklando i suoi Ottomila senza ossigeno; saranno bloccati da una bufera. Nel 2001 in vetta all'Everest, assieme a Mondinelli; nell'autunno successivo una bufera lo blocca a cento metri dalla cima del Dhaulagiri.

Pochi mesi e nel maggio 2002 è la volta del Makalu, con l'interludio della rapina lungo un sentiero del Nepal: soldi e una macchina fotografica per le casse della guerriglia maoista; nello tesso anno resta bloccato a 6.500 metri sull'Annapurna, ma si rifarà l'anno dopo con una nuova via sul versante sud del Kanchenjunga. Il 2004 è l'anno dell'Everest: in vetta il 24 maggio 2004 con la spedizione per celebrare il 50° della prima salita al K2. L'anno dopo eccolo finalmente sui 8.091 metri dell'Annapurna; nell'agenda dello stesso anno c'è anche il Broad Peak, di cui raggiunge non la sommità, ma la “cima middle” (come era anche accaduto con il Shisa Pangma. Nel luglio 2006 eccolo su Gasherbrum II con Mario Panzeri.

Nel maggio dell'anno seguente, la spedizione al Dhaulagiri è funestata da un tragico episodio: l'incidente costato la vita al bergamasco Sergio Dalla Longa. Il 21 maggio 2008 è, invece, una giornata di festa: cima del Lhotse, 8.516. Gli altri due ottomila sono i Cho Oyu, raggiunto nel settembre 2009 assieme a Marco Zaffaroni e il Dhaulagiri conquistato lo scorso maggio, sempre con Zaffaroni. In mezzo altri due tentativi: una al Manaslu e l'altro al K2 interrotti per le pessime condizioni atmosferiche.

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