Smog, niente blocco a Bergamo
Lunedì convocato il «Tavolo aria»

Bergamo non chiude per smog. Per il momento è stato sospeso l'utilizzo dei soffiafoglie, che sollevano la polvere, insieme a più controlli su auto inquinanti e sui fuochi accesi all'aperto. E lunedì invece è convocato il «Tavolo aria».

Bergamo non chiude per smog. Per il momento - lo ha deciso la giunta - è stato sospeso l'utilizzo dei soffiafoglie, che sollevano la polvere durante la pulizia delle strade, insieme a più controlli più attenti sulle auto inquinanti e sui fuochi accesi all'aperto, in particolare nei cantieri. E lunedì invece è convocato il «Tavolo aria».

Si confronteranno i sindaci di tutta l'area critica per decidere una strategia comune da adottare se i livelli di inquinamento dell'aria resteranno alti. Intanto Bergamo ha sollecitato la Regione ad attivarsi per un coordimanento a più ampio raggio, visto che le polveri sottili sono a livelli elevatissimi ovunque.

Le cifre
I dati delle polveri sottili nella Bergamasca sono schizzati ancora di più verso l'alto, a livelli preoccupanti. Il bollettino dell'aria dell'Arpa relativo alla giornata di martedì 17 gennaio non lascia dubbi.

Tutte le centraline di rilevamento hanno superato da giorni il limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10: ma ora le punte più critiche sono praticamente a un livello triplo del massimo consentito.

ECCO I DATI:
Bergamo, via Meucci: 116 (113 lunedì)
Bergamo, via Garibaldi: 146 (128)
Dalmine: 106 (102)
Filago centro: 111 (113)
Lallio: 109 (98)
Osio Sotto: 90 (97)
Treviglio: 94 (79)
Calusco: 124 (117)

Tutti i valori sono in crescita, in particolare in città. Solo la pioggia, o il vento, potrebbe contribuire a disperde gli inquinanti: ma non è attesa prima della prossima settimana.

L'assessore: «Una situazione estremamente particolare»
«È una situazione estremamente particolare», ha detto l'assessore all'Ecologia e Ambiente del Comune di Bergamo, Massimo Bandera. «Più che a blocchi della circolazione, che non danno grandi risultati, la nostra idea resta quella di misure strutturali». Bandera conferma che la situazione è dovuta a una serie di concause: il freddo pungente, che ha spinto a un maggiore consumo per i riscaldamenti, ma che ha anche scoraggiato chi normalmente si muove in bicicletta, aumentando il numero di auto in circolazione.

Poi c'è l'inversione termica e l'assenza di vento. Inoltre è anche stato sparso sale contro il rischio di gelate: e questo contribuisce ad aumentare le polveri sottili . «Venerdì però - dice - è previsto un ricambio d'aria». La situazione potrebbe migliorare un po'.

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