Lavori a ostacoli dal 2008
E ora la sorpresa dell'Arpa

Non c'è pace per il cantiere del parcheggio alla Fara. Un progetto che fin dal suo nascere è stato al centro di discussioni e polemiche. Da una parte le decisioni di Palazzo Frizzoni, dall'altro le richieste dei residenti.

Non c'è pace per il cantiere del parcheggio alla Fara. Un progetto che fin dal suo nascere è stato al centro di discussioni e polemiche. Da una parte le decisioni di Palazzo Frizzoni, dall'altro le richieste dei residenti e persino una lettera anonima di un Babbo Natale che chiedeva il ripristino dell'ex parco faunistico. Un progetto che insomma ha avuto vita dura sin dagli inizi e che si è di fatto arenato. Definitivamente? Non lo sappiamo.

In ogni caso la realizzazione dei posti auto alla Fara è diventata ormai una corsa a ostacoli. E il sogno di un nuovo parcheggio si è ormai trasformato in un incubo del quale non si conosce la fine.

Il 30 dicembre 2008 il primo smottamento, il 2 gennaio 2009 la seconda frana. Poi gli interventi di messa in sicurezza dell'intera zona ed una prima stesura del nuovo progetto. Infine il nuovo capitolato, la modifica della convenzione con Bergamo parcheggi. «Ci siamo posti come obiettivo gennaio» aveva detto Gianfranco Ceci lo scorso fine ottobre a proposito della riapertura del cantiere.

Questa mattina il sopralluogo del tecnici dell'Arpa per conoscere cosa stia sotto il parcheggio. E detto più chiaramente per sapere quale tipo di materiale la Locatelli Spa ha immesso nel terreno, se l'ha immesso.

Prima che le ruspe tornino in azione è chiaro - a questo punto - che occorrerà attendere il responso dell'Arpa. Un responso che non arriverà molto presto. «Speriamo non ci siano altre sorprese», dice la gente del posto. E intanto il cantiere alla Fara resta chiuso.

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