Il vescovo e le sfide dei giornalisti:
«Mondo sempre più complesso»

«Il mondo della comunicazione è sempre più imponente, più vasto, più complesso: per questo dobbiamo aiutare quelli che credono ad abitare un mondo che sembra addirittura più grande di quello che calpestiamo». Lo ha detto il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, nel corso della celebrazione in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

Nella chiesa delle Grazie è stata concelebrata dal vescovo la Messa, una tradizione per il mondo della comunicazione e dell'informazione bergamasco. Partendo dalla testimonianza dell'apostolo Paolo, che ha ricevuto «la grazia di annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo», mons. Beschi ha spiegato come questa grazia «può risuonare in uomini e donne che hanno il compito di comunicare, storie e notizie, e di rappresentare la realtà».

«Illuminare tutti nell'attuazione del mistero di Dio - ha aggiunto il vescovo - è pertinente con il lavoro dei giornalisti». Anche il San Francesco di Sales, ha proseguito, si nè visto riprodursi quello che Paolo aveva detto della grazia toccata a se stesso.

Anche il laico, ha detto mons. Beschi, può interpretare la fede in Cristo e l'amore di Dio: «Il perseguimento della via evangelica - ha aggiunto rivolgendosi ai giornalisti - ha la sua forma nel vivere fino in fondo  la vostra vocazione e la vostra professione».

Il lavoro del giornalista, a maggior ragione oggi, «non richiede solo competenza, ma sensibilità a quello che il mondo porta a raccontare. Per questo serve una passione rigeneratrice: occorre portare a Dio come offerta il compito che ogni giorno perseguite».

Al termine della Messa monsignor Francesco Beschi ha incontrato i giornalisti bergamaschi per uno scambio di opinioni al Centro Congressi di viale Papa Giovanni.