Riecco il dentista della mutua
Utenti più che raddoppiati in 3 anni

La crisi fa riscoprire «la mutua». Fino a qualche anno fa, per esempio, erano pochissimi i bergamaschi che usufruivano della possibilità di accedere agli ambulatori dentistici presenti sul territorio, o legati a strutture ospedaliere pubbliche e private.

La crisi fa riscoprire «la mutua». Fino a qualche anno fa, per esempio, erano pochissimi i bergamaschi che usufruivano della possibilità di accedere agli ambulatori dentistici presenti sul territorio, o legati a strutture ospedaliere pubbliche e private e quindi ad accesso diretto o a studi convenzionati con l'Asl, che rimborsa per conto della Regione le prestazioni attraverso prescrizione medica e con l'eventuale pagamento di un ticket.

Ma con la crisi bisogna tenere i conti sotto controllo e le parcelle dei dentisti fanno tremare i conti correnti. Ecco dunque un ritorno al «dentista della mutua». È vero, comunque, che non tutti possono accedere a questi servizi di cure dentistiche.

Eccezion fatta per la visita odontoiatrica che non ha nessun limite, per alcune cure per i minori da 0 a 14 anni, per le donne in gravidanza, le altre categorie di aventi diritto, inserite nei cosiddetti Lea, Livelli essenziali di assistenza, o sono persone con particolari patologie (per esempio in terapia anticoagulante, i malati di neoplasie, con malattie rare, insufficienza renale, cirrosi e altro) o possiedono definite caratteristiche dal punto di vista socio-economico, come gli invalidi, i ciechi, i sordomuti, gli infortunati sul lavoro, i titolari di pensione e i familiari a carico, ma con un reddito complessivo non superiore a 11 mila euro con il coniuge (più altri 516,45 euro per ogni figlio a carico), ma anche i disoccupati, i lavoratori in mobilità e in cassa integrazione straordinaria e i loro familiari a carico.

Ebbene, è evidente, dai numeri forniti dall'Asl, che se fino a qualche anno fa i bergamaschi che si rivolgevano a questi servizi (ad accesso diretto o a rimborso Asl) erano pochi, tra il 2010 e l'anno appena trascorso si è assistito a un lievitare di prestazioni e accessi, ben il doppio e anche di più rispetto al 2009.

In tre anni il numero degli assistiti, secondo le cifre Asl su prestazioni odontoiatriche in strutture ospedaliere o ambulatori convenzionati è passato dagli 11.201 del 2009 ai 24.761 del 2010, più che raddoppiati quindi, fino ai 26.598 del 2011 (fino a novembre).

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