Per l'abbonamento unico
avvio confuso e senza certezze

L'idea è decisamente interessante, ma sul lato applicazione sembra regnare un certo caos. Soprattutto nel trasporto extraurbano. Parliamo del nuovo abbonamento mensile «Io viaggio ovunque in provincia».

L'idea, di suo, è decisamente interessante (e lo dicono tutti), ma sul lato applicazione sembra regnare un certo caos. Soprattutto nel trasporto extraurbano.
Parliamo del nuovo abbonamento mensile «Io viaggio ovunque in provincia», introdotto dal 1° gennaio (con delibera arrivata a fine dicembre) dal Pirellone: 80 euro al mese per muoversi su e giù per la Bergamasca utilizzando tutti i mezzi pubblici a disposizione sul territorio (treno compreso).
Lunedì la Giunta provinciale recepirà, con una sostanziale presa d'atto, il nuovo titolo di viaggio. Che di fatto già è in circolazione, ma per ora lo distribuisce solo Trenord, alla stazione ferroviaria di Treviglio e, da mercoledì prossimo, in quella di Bergamo. Dal 1° febbraio, poi, dovrebbe scattare la vendita anche nelle principali rivendite delle aziende di trasporto
Ma qui partono i dolori. Perché le realtà del settore extraurbano nostrane, ad oggi, non accettano l'abbonamento sui loro mezzi. E, pure se i confronti del caso sono in corso per arrivare a una soluzione, i privati escludono di avviarne la vendita dalla prossima settimana. «Oggi non c'è alcun atto della Provincia che introduca questo titolo di viaggio, per cui sui nostri mezzi non si può usare – spiega da Sab il direttore Franco Ferrada –. Anche perché non è stato recepito nel contratto di servizio, come prevedeva invece la delibera regionale. Ora vedremo i contenuti della delibera di lunedì. Resta comunque il problema di come coprire i minori introiti che a noi deriveranno dalla vendita di questi titoli integrati. Chi se ne farà carico? Mancano vari passaggi, in primis la convenzione sulla distribuzione dei ricavi. I lavori sono in corso, ci stiamo adoperando per una soluzione, ma la confusione non manca». Le società del trasporto extraurbano hanno tra l'altro già impugnato davanti al Tar la delibera (di fine 2010) con cui il Pirellone introduceva l'abbonamento unico regionale (che comunque, questo sì, viene accettato anche sui loro bus).
Allora come oggi, il nodo centrale è economico, come conferma Massimo Locatelli, dell'omonima azienda di autotrasporti: «La Regione, in concomitanza con l'introduzione del titolo integrato regionale, ha previsto anche un aumento del 20% delle tariffe (sono le due "tranche" applicate lo scorso anno, ndr). La Provincia di Bergamo, però, ha ridotto questi incrementi a due step del 7 e 5%. Vorremmo capire bene quale sarà il quadro economico, visto anche che in questo periodo siamo già alle prese con un aumento pazzesco del carburante».
«Abbonamento valido»
Insomma, i punti da chiarire, secondo gli operatori, restano. Col rischio di non pochi dubbi per i passeggeri. Da Via Tasso, però, i funzionari precisano che «da lunedì, con la delibera provinciale, le aziende dovranno riconoscere il titolo, che anzi andava ammesso già prima, visto che a introdurlo è stata la Regione». Posizione confermata dal Pirellone, per cui l'abbonamento è valido.
Gli incontri per chiarire la situazione, comunque, proseguono e l'assessore alla Viabilità, Giuliano Capetti, è ottimista sul fatto che «anche se con un po' in ritardo, credo che le aziende arriveranno anche a mettere in vendita il titolo di viaggio. Per la Provincia si tratta soltanto di prendere atto di un documento introdotto dalla Regione: non possiamo inserirlo nel contratto di servizio, perché ci troviamo in regime di proroga dopo la scadenza del 31 dicembre».
Sul fronte urbano, Atb sta invece accettando il nuovo «abbonamentone», e si sta organizzando per la vendita all'Atb Point. «Ma anche noi siamo in attesa del recepimento delle delibera regionale da parte del Comune – spiega il direttore Gianni Scarfone –, che auspichiamo avvenga quanto prima. Ci sarà poi da affrontare il tema dei criteri di ripartizione degli introiti, con specifiche convenzioni».

Fausta Morandi

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