Anche Ryanair soffrì la crisi:
passeggeri in calo, ma non a Orio

Alla fine anche Ryanair soffrì la crisi, o meglio l'elevato costo del carburante. La compagnia ha reso note le statistiche relative ai passeggeri e al tasso di riempimento per il mese di gennaio 2012: i passeggeri sono calati di ben il 6 per cento.

Alla fine anche Ryanair soffrì la crisi, o meglio l'elevato costo del carburante. La compagnia ha reso note le statistiche relative ai passeggeri e al tasso di riempimento per il mese di gennaio 2012: i passeggeri sono calati di ben il 6 per cento.

Un calo che per la compagnia irlandese, che ha fatto di Bergamo-Orio al Serio la sua base operativa, non è stato però un fulmine a ciel sereno: «Come previsto - ha commentato Stephen McNamara di Ryanair - il traffico Ryanair per la stagione invernale 2011/2012 si è ridotto approssimativamente del 6% poiché abbiamo lasciato a terra fino a 80 aeromobili a causa dell'alto costo del carburante».

Quelli di Ryanair restano numeri da far invidia a molte compagnie aeree in tutto il mondo, visto che nei 12 mesi (fino a gennaio 2012) ha trasportato la bellezza di 76,2 milioni di persone. Ma resta il dato del calo: i passeggeri sono stati 4,66 milioni nel gennaio 2011 e a gennaio 2012 sono scesi a 4,39 milioni (- 6% circa).

Nessuna variazione invece sul tasso di riempimento, ovvero il numero di passeggeri rispetto al numero dei posti effettivamente disponibili: era del 71 % a gennaio 2011, ed è rimasto al 71 % quest'anno.

Segno che la compagnia ha saputo correre ai ripari, utilizzando meno voli - come dichiara tra le righe lo stesso McNamara - per mantenere alto il tasso di riempimento, l'unico che garantisce un ritorno economico a una compagnia che pratica prezzi low-cost.

Da Orio al serio fanno però notare che i risultati relativi al traffico Ryanair sull'aeroporto di Bergamo nel mese di gennaio 2012 fanno segnare un aumento di oltre il 5 per cento del movimento passeggeri rispetto a gennaio 2011.

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