Riaprire il caso di Marina Loreto?
Ma nel fasciolo manca un reperto

L'omicidio di Marina Loreto - la 28enne uccisa nel parco del Famedio a Ponte S. Pietro la sera del 23 settembre 1993 - torna al centro della cronaca. Nel fascicolo archiviato nel 1994 manca un reperto che avrebbe potuto portare alla soluzione o almeno a un indiziato.

L'omicidio di Marina Loreto - la 28enne uccisa nel parco del Famedio a Ponte San Pietro la sera del 23 settembre 1993 - torna al centro della cronaca. Nei mesi scorsi qualche carabiniere di buona volontà ha cercato di rimettere il naso nel fascicolo impolverato - archiviato nel 1994, sette mesi dopo l'omicidio -, ma s'è accorto che non esistono spunti per poter riaprire il caso.

In particolare manca un reperto che, consegnato ai laboratori e ai progressi tecnico-scientifici degli ultimi anni, avrebbe potuto portare alla soluzione o almeno a un indiziato, così come è avvenuto per i delitti dell'Olgiata e di via Poma.

Non c'è più il capello lungo e nero rimasto impigliato sotto l'anello che la ragazza portava al dito. Lo avevano repertato gli investigatori, ma non era mai stato inviato a quello che allora si chiamava Cis e stava a Roma, il Centro investigativo scientifico dell'Arma.

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