I lavori della trincea all'ospedale:
«L'affidamento è stato illegittimo»

«E' illegittima la procedura riguardante l'affidamento dei lavori da parte dell'Azienda Ospedaliera per la realizzazione della trincea drenante a nord del nuovo ospedale di Bergamo» Lo affermano Micromega (Gargano e Trussardi) e Gabriele Sola (IdV)

«E' illegittima la procedura riguardante l'affidamento dei lavori da parte dell'Azienda Ospedaliera per la realizzazione della trincea drenante a nord del nuovo ospedale di Bergamo» Lo affermano Micromega (avv. Rocco Gargano e avv. Roberto Trussardi) e Gabriele Sola (IdV).

La trincea ha lo scopo di abbassare il livello della falda acquifera che già ha provocato infiltrazioni nella struttura appena costruita.

«L'Azienda - si legge in una nota a firma Micromega e Idv - ha scelto di attribuire l'incarico della realizzazione della trincea drenante alla Dec (la medesima impresa che ha realizzato la nuova struttura sanitaria) mediante procedura di affidamento diretto anziché a mezzo di gara d'appalto. La differenza è semplice: con la gara d'appalto si pubblica un bando con l'indicazione dei lavori da eseguire e del loro costo (base d'asta), si raccolgono le offerte al ribasso rispetto alla base e si aggiudicano i lavori a chi ha presentato l''offerta più conveniente».

«Con l'affidamento diretto - aggiungono - si salta questa procedura e si affidano i lavori direttamente ad una determinata impresa scelta dal committente pubblico senza alcuna gara. Con la gara d''appalto il committente può realizzare un notevole risparmio (spesso le gare vengono aggiudicate con il 20%, il 30% o anche il 40% di ribasso), che invece sfuma affidando direttamente i lavori all''impresa prescelta senza gara. In base all''art. 57 comma 5 lettera a del Codice degli Appalti (richiamato dall'Azienda Ospedaliera a conferma della correttezza del proprio operato) la procedura di affidamento diretto è legittima in presenza di queste condizioni: “per i lavori o i servizi complementari, non compresi nel progetto iniziale nè nel contratto iniziale che, a seguito di una circostanza imprevista, sono divenuti necessari all'esecuzione dell'opera o del servizio oggetto del progetto o del contratto iniziale».

«Pare evidente come nel caso in esame questi requisiti manchino. In primo luogo, la trincea drenante viene realizzata in base ad una circostanza prevedibilissima e prevista: la presenza della falda acquifera superficiale nell''area della Trucca e le conseguenti infiltrazioni alla struttura che la stessa provoca. Non ci dilungheremo sul fatto che tutti sapessero della falda superficiale: oltre che essere fatto notorio, esistono almeno due perizie geologiche che ne confermarono la presenza e consistenza ben prima che si decidesse di costruire il nuovo ospedale. Il rischio infiltrazioni venne messo in risalto nel 2002 da una perizia presentata dal Groupe 6 (secondo classificato alla gara di progettazione), che contestando la sottostima dei costi esposti dalla vincitrice Scau mise in evidenza come sarebbe stata necessaria la realizzazione di una trincea drenante per l'abbassamento del livello della falda».

«In secondo luogo - si legge ancora - manca il requisito della indispensabilità della trincea drenante all'esecuzione dell'opera principale, ovvero la struttura ospedaliera. E stata la stessa commissione di collaudo nominata dall'Azienda a stabilire nel luglio del 2011 che la trincea non era più necessaria: (Carlo Nicora, Eco di Bergamo 04.09.2011: A fine luglio la Commissione tecnica di collaudo ha comunicato che la sospensione della dichiarazione di collaudabilità a fronte della mancata risoluzione delle infiltrazioni d'acqua era da ritenersi rimossa: questo viste le attività svolte per migliorare e fronteggiare la situazione.) Ciliegina sulla torta: non solo la procedura scelta è illegittima e potenzialmente fonte di danno economico ma la scelta quale impresa esecutrice dell'impresa che ha promosso una causa contro l'Azienda Ospedaliera per oltre cento milioni di Euro e cui l'assessore regionale alla sanità ha imputato errori nell'esecuzione delle opere di impermeabilizzazione desta più di una perplessità in termini di opportunità. Anche questa vicenda dovrà essere vagliata dalla Corte dei Conti».

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