Donate le cornee di Ronzoni
«Raro esempio di altruismo»

Era il giorno del dolore martedì a Olmo al Brembo, dove per l'ultimo saluto a Enzo Ronzoni sono arrivate oltre mille persone, strette ai familiari dell'alpinista sessantenne morto per un malore venerdì sera.

Era il giorno del dolore martedì a Olmo al Brembo, dove per l'ultimo saluto a Enzo Ronzoni sono arrivate oltre mille persone, strette ai familiari dell'alpinista sessantenne morto per un malore venerdì sera.
Non è bastata la parrocchiale ad accogliere tutti i fedeli, tra cui numerosi amministratori, e molte persone sono rimaste sul sagrato. Ronzoni era molto conosciuto, essendo alpinista, presidente del Cai di Piazza Brembana e direttore della Scuola Orobica di San Pellegrino.

Ad accompagnare il feretro in chiesa sono stati i suoi giovani alpinisti e i soci del Cai, seguiti dai labari dell'Aido (le sue cornee sono state donate), del Soccorso alpino e di alcune sezioni del Cai. Le esequie sono state celebrate dal parroco don Pierantonio Spini. Sull'altare anche don Alessandro Beghini e don Renato Villa.

«Come Salomone amava andare verso Dio – ha detto il sacerdote – così anche Enzo scalava le montagna per andare sempre più in alto». Nel Vangelo Gesù mette in luce le debolezze dei farisei, che rispettavano la legge, non con il cuore, ma per essere gratificati dagli altri. «Enzo sapeva ascoltare le persone e la natura: impariamo anche noi ad ascoltare, ad ascoltarci e ad amare ciò che Dio ha creato».

Sulle note del canto «Signore delle cime», eseguito dagli ottoni, il feretro è entrato nel cimitero, dove gli amici più cari l'hanno salutato per l'ultima volta.

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