Confessione choc di tre ragazzi:
«Rubiamo per avere abiti firmati»

«Volevamo comprarci abiti firmati, per questo lo abbiamo fatto». È questo che tre ragazzi di Scanzorosciate avrebbero detto per giustificarsi, ai militari che li hanno bloccati dopo un inseguimento protrattosi per quasi 30 chilometri.

«Volevamo comprarci abiti firmati, per questo lo abbiamo fatto». È questo che tre ragazzi di Scanzorosciate avrebbero detto per giustificarsi, ai militari che li hanno bloccati dopo un inseguimento protrattosi per quasi 30 chilometri.

Tutto è cominciato giovedì all'ora di pranzo a Valbrembo, protagonisti due ventenni di Scanzorosciate, lavoratori, e una loro amica minorenne, studentessa, tutti e tre incensurati. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, verso le 13 qualcuno avrebbe chiamato il 112 segnalando la loro presenza sospetta in un parcheggio davanti alla ditta di trasporti Personeni, a Valbrembo.

Chi ha richiesto l'intervento dei militari sospettava che i tre fossero intenzionati a svuotare i serbatoi di carburante dei mezzi pesanti in sosta. Una pattuglia di carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Zogno si trovava nei paraggi ed è intervenuta subito. Alla vista dei militari, i tre giovani – sempre secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine – sono balzati su un furgone e si sono dati alla fuga.

La caccia si è protratta per quasi trenta chilometri, per concludersi a Scanzorosciate, dove un pneumatico del furgone è scoppiato.

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