Asl, il divieto di fumo non c'è più
«Ma abbiamo guadagnato in salute»

Nessuna rivolta, nessun polverone. Anzi l'Asl ne ha guadagnato in salute, strizzando anche l'occhio al portafoglio. Intanto però, dopo le polemiche, il divieto di fumo all'esterno della sede di via Gallicciolli è stato tolto.

«Il divieto di fumo all'esterno della sede Asl di via Gallicciolli non c'è più, ma è certo che la campagna antifumo promossa all'interno dell'azienda sanitaria ha dato e sta dando i propri frutti, tanto che sono sempre di più i dipendenti che hanno smesso di fumare o che comunque stanno cercando di ridurre il vizio della sigaretta. Di certo non c'è stata alcuna sommossa popolare».

Così il direttore generale dell'Asl, Mara Azzi, spiega il «polverone» sorto attorno al divieto di fumo che dal 1° febbraio scorso era stato vergato dal direttore sanitario dell'azienda, Giorgio Barbaglio, divieto esteso anche all'esterno della sede dell'Asl. Un divieto ritenuto eccessivo da molti e peraltro difficilmente praticabile, soprattutto in mancanza di una legge che prevede un'estensione così amplia del provvedimento.

«Lo scopo era ovviamente meritorio - spiega la dotoressa Azzi - ma sono stata io stessa a chiedere di evitare un'applicazione tanto rigida del provvedimento, che, dunque, è stato ritirato, almeno su quel fronte. il tutto, però, senza polemiche o rivolte di qualsiasi genere. Anzi, l'Asl ci ha solo guadagnato in salute. Del resto noi ci occupiamo di questo: prevenire e migliorare la salute dei cittadini, a cominciare da quella dei nostri dipendenti. Forse abbiano un tantino esagerato, ma solo a fin di bene!».

Con poi un altro aspetto da sottolineare, che strizza l'occhio al portafogli: «Per essere messa a norma, le sala fumatori dei nostri uffici richiederebbero specifici impianti di ventilazione con una spesa di 60 mila euro - continua la Azzi -. Ma con i tagli alle spese che tutti noi ben conosciamo, abbiamo preferito lanciare una campagna antifumo forse un po' più rigida piuttosto che togliere finanziamenti destinati a supportare i servizi rivolti ai nostri assistiti».

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