Affittopoli, tornano le prime chiavi
Gli «abusivi» liberano le case

Cominciano a tornare a Palafrizzoni le chiavi degli alloggi comunali che per l'accusa sarebbero stati assegnati con deroghe spericolate. Qualche inquilino ha lasciato spontaneamente casa, come pare abbia fatto il signore con appartamento in piazza Mercato delle Scarpe.

Cominciano a tornare a Palafrizzoni le chiavi degli alloggi comunali che per l'accusa sarebbero stati assegnati con deroghe spericolate. Qualche inquilino ha lasciato spontaneamente casa, come pare abbia fatto il signore con appartamento in piazza Mercato delle Scarpe.

Altri sarebbero stati invitati a farlo dalla Finanza, come è accaduto a maggio al neo affittuario di un'abitazione in via Rocca che, qualche settimana dopo aver preso possesso (pare in buona fede) dei metri quadri, si era ritrovato le Fiamme gialle sull'uscio a contestare i requisiti.

L'inquilino racconta di aver fatto regolare domanda e di essersi visto consegnare le chiavi prima ancora di aver ricevuto regolare comunicazione dall'Ufficio alloggi. Una procedura quantomeno frettolosa, che forse aveva finito per contagiare pure l'assegnatario: il quale aveva sborsato 6.000 euro per ristrutturare l'alloggio, investimento che in un futuro prossimo potrebbe perdere senza il piacere di averlo ammortizzato.

C'è dolo oppure siamo di fronte a una gestione superficiale delle pratiche? È uno dei quesiti contenuti nell'inchiesta sull'Affittopoli bergamasca. Un'indagine capace di produrre già qualche benefico effetto collaterale, restituendo alle graduatorie parte del patrimonio immobiliare finito - secondo le contestazioni - a chi non ne aveva titolo.

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