Frode fiscale, imprenditori
nei guai a Bienno e Pisogne

Ancora una frode fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza. Ad architettarla due imprenditori di Bienno e di Pisogne che insieme avevano gestito tra il 2006 ed il 2011 due società «cartiere», formalmente operanti nel settore dei rottami ferrosi.

Ancora una frode fiscale scoperta dalla Guardia di finanza di Brescia. Ad architettarla due imprenditori di Bienno e di Pisogne che insieme avevano gestito tra il 2006 ed il 2011 due società «cartiere», formalmente operanti nel settore dei rottami ferrosi. I due hanno anche potuto contare sulla complicità del titolare di un'impresa di autotrasporti con sede a Vallio Terme che ha falsamente attestato un rilevante numero di trasporti di rottami.

L'attività ispettiva effettuata nei confronti delle due aziende cartiere ha consentito ai militari della tenenza di Pisogne di scoprire fatture false (emesse ed annotate) per 170 milioni di euro ed un'evasione dell'Iva per 600 mila euro. In tutto sono state controllate 30 imprese tra le province di Brescia e Bergamo; 33 le persone denunciate con varie imputazioni, che vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali, all'emissione e annotazione di fatture false fino alla frode fiscale.

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