La dura vita del camionista
In cinque giorni 4.600 chilometri

In cinque giorni 4.600 chilometri, una media di 18 ore al giorno di guida. Non è la solita sfida bizzarra per entrare nel Guinness, ma è la dura realtà quotidiana del camionista. E se protesti o rallenti vieni automaticamente rimpiazzato.

In cinque giorni 4.600 chilometri, una media di 18 ore al giorno di guida. Non è la solita sfida bizzarra per entrare nel Guinness, ma è la dura realtà quotidiana del camionista. Che siano generi di prima necessità, bidoni di olio esausto o frigoriferi non conta. Ciò che importa è correre. Non ci sono alternative. Se protesti o rallenti vieni automaticamente rimpiazzato. C'è un esercito di autotrasportatori pronti a tutto per un posto di lavoro che viene pagato tra i 1.000 e 1.700 euro al mese, mentre lo stipendio regolare medio dovrebbe essere di 2.200.

Il mondo dei trasporti è diventato una jungla dove le insidie si chiamano appalti super-ribassati, gasolio sempre più caro e concorrenza sleale in aumento. Se non ti adegui vieni licenziato in tronco, se ti adegui la tua vita diventa una corsa pazza contro il tempo, una roulette russa giocata con gli occhi stropicciati dall'insonnia e più di 70 tonnellate a bordo. A raccontare il lato oscuro del pianeta trasporti è Luigi (nome di fantasia) che fa il camionista da quasi 20 anni e rifornisce i mercati ortofrutticoli del Nord Italia. La sua vita è un inferno, i ritmi biologici per lui non esistono più. Sale sul suo tir ogni domenica e scende il sabato successivo.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 14 febbraio

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