Sanità, al «Kilometro Rosso»
un centro di ricerca sulle fragilità

La ricerca in campo tecnologico, organizzativo, gestionale e di cura - maturata nelle aree dell'ingegneria, dell'economia e delle scienze della persona al servizio della medicina e dello sviluppo sociosanitario bergamasco - saranno il fulcro di un centro di eccellenza e ricerca, all'interno del Kilometro Rosso.

La ricerca in campo tecnologico, organizzativo, gestionale e di cura - maturata nelle aree dell'ingegneria, dell'economia e delle scienze della persona al servizio della medicina e dello sviluppo sociosanitario bergamasco - saranno il fulcro di un centro di eccellenza e ricerca, all'interno della sede universitaria del parco scientifico del Kilometro Rosso.

L'«Human factors and technology in healthcare (Hth)» è stato istituito dall'Università di Bergamo in accordo con gli Ospedali Riuniti di Bergamo. L'istituzione è stata sancita martedì durante il Consiglio di amministrazione dell'ateneo orobico.

Il nuovo centro di ateneo sarà diretto da Ivo Lizzola, preside della facoltà di Scienze della formazione, esperto e studioso dei temi legati alla cura nelle situazioni di fragilità e sofferenza.

Nel Cda di ieri sono stati riconosciuti due nuovi centri di ateneo: il Centro di arti visive diretto da Giovanni Carlo Federico Villa e il Cerco, il Centro di ricerca sull'antropologia e l'epistemologia della complessità fondato da Mauro Ceruti e oggi diretto da Gianluca Bocchi che si vanno a sommare agli altri sei esistenti.

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