Quanto dolore per Mattia e Pietro
Cerete e Valgoglio in lacrime

Le vite di Pietro e Mattia si sono spezzate troppo presto. Avevano solo 19 e 20 anni, un'età in cui non ti aspetteresti mai di salutare così prematuramente tutti.Lunedì i funerali a Cerete e Valgoglio.

Le vite di Pietro e Mattia si sono spezzate troppo presto. Avevano solo 19 e 20 anni, un'età in cui non ti aspetteresti mai di salutare così prematuramente tutti. Avevano ancora molto davanti e invece lo schianto. Due amici che avevano condiviso tante cose insieme: gli anni della scuola superiore, la passione per l'Inter e purtroppo anche il destino. Cerete e Valgoglio, due comunità lontane, ora sono vicine nel dolore, piangono i loro giovani. In entrambi i paesi ieri è stata infatti una processione continua di amici, parenti e conoscenti in lacrime. Mattia Angelini aveva compiuto vent'anni lo scorso 29 gennaio. Si dedicava principalmente al lavoro, alla famiglia e alla sua passione: il calcio. Dopo aver freque ntato il Patronato San Vincenzo di Clusone, da circa un anno e mezzo, lavorava con il padre Riccardo nell'impresa di famiglia, la Fratelli Angelini Scavi.

«Ogni mattina lo vedevo uscire di casa fischiettando»: racconta la madre Elisabetta. Aveva una fidanzata da circa quattro anni, una ragazza di Lizzola, Giulia. «Adorava anche la famiglia della sua ragazza, era molto legato anche a loro», spiega la madre. «Non mi ha mai dato dispiaceri, forse mi ha dato qualche pensiero per lo studio, ma era un bravissimo figlio, non posso lamentarmi». Gli amici lo descrivono come «un ragazzo sempre con il sorriso e dalla buona volontà». «Era molto disponibile – racconta un altro – non c'era nemmeno bisogno di chiedergli le cose che subito lo vedevi arrivare con la voglia di fare». «Era un interista sfegatato», racconta un amico. Il pallone per lui non era solo uno sport da guardare in televisione, giocava infatti come difensore nel Rovetta dopo aver indossato i colori giallo verde della finese, maglia che qualcuno ieri gli ha messo sopra i piedi. Il giovane lascia il padre Riccardo, la madre Elisabetta, la fidanzata Giulia e il fratello Andrea. Fuori una scritta fatta con una bomboletta spray nera su un lenzuolo bianco è tutta per Mattia: «Facci un gol da lassù». Anche domenica, come sabato sera, alle 20, si terrà una veglia di preghiera.

Pietro Magli non aveva ancora compiuto i vent'anni. Anche lui un bravissimo ragazzo. «Un giovane di una volta che oggi non ci sono più, – spiega il parroco Don Primo Moioli –. Tutto il suo cuore era solo per mamma Clarita, papà Walter e le sorelle Giovanna e Silvia. Lo vedevo sempre in chiesa ogni domenica, non mancava mai, come i suoi». Anche Pietro, dopo aver frequentato il centro di formazione professionale Patronato San Vincenzo di Clusone, si è messo a lavorare nell'attività di famiglia: un'azienda agricola che produce formaggi di capra. Occupazione che lo assorbiva moltissimo. «Era particolarmente legato al suo paese – racconta il sindaco di Valgoglio Eli Pedretti –. Un bravo ragazzo che pensava a lavorare e a darsi da fare. Per noi è un grande lutto. Siamo sconvolti, il nostro è un paese piccolo, di circa 400 anime, dove i legami famigliari sono forti e si intrecciano in tutte le case». «Era un giovane tranquillo – afferma un conoscente – da come lo ricordo io non andava nemmeno forte in automobile ed era un tipo da aranciate. Era proprio un giovane sano». Domenica, alle 19, dopo la Messa vespertina, a Valgoglio è in programma una veglia comunitaria per Pietro.

I funerali, in entrambi i paesi, saranno celebrati domani pomeriggio: a Cerete Basso alle 14,30, a Valgoglio alle 15. I parenti di Mattia hanno chiesto di non portare fiori, ma di fare offerte per i lavori all'oratorio di Cerete. Sia a Cerete sia a Valgoglio, il carnevale è stato sospeso.

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