Sant’Alessandro, il vescovo: «Non dimenticare la speranza»

Sant’Alessandro, il vescovo: «Non dimenticare la speranza»Per la festa di Sant’Alessandro martire oltre 500 fedeli hanno partecipato in mattinata in Cattedrale alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Roberto Amadei. Insieme a monsignor Amadei hanno concelebrato nove vescovi di origine bergamasca presenti in diocesi.

L’omelia pronunciata dal vescovo, monsignor Roberto Amadei, nel solenne Pontificale per la festa di Sant’Alessandro, patrono di Bergamo

Nel pomeriggio, sempre in Cattedrale, durante la messa per la solennità di Sant’Alessandro monsignor Angelo Paravisi, vescovo di Crema, ha esortato gli oltre 400 fedeli presenti a vivere intensamente la festa patronale. «La festa del patrono - ha detto - sia un’occasione di rinnovamento per la comunità cristiana: sull’esempio dei martiri dei primi tempi della Chiesa, riprenda slancio e freschezza nella testimonianza delle fede».

Presiedeva la celebrazione monsignor Santo Quadri, arcivescovo emerito di Modena-Nonantola; con lui, oltre a monsignor Paravisi, concelebravano il vescovo emerito di Chiavari Daniele Ferrari, il vescovo Roberto Amadei, l’ausiliare Lino Belotti e i canonici del capitolo.

Per i vescovi Quadri e Ferrari, che ricordavano ieri il 60° di ordinazione sacerdotale, e per monsignor Paravisi, che festeggiava il suo cinquantesimo, il vescovo Amadei ha elevato una preghiera: «Chiediamo al Signore di continuare a guidarvi nel ministero a servizio dei fratelli».

A nome dei tre vescovi bergamaschi, ha risposto monsignor Quadri: «Questa messa è per noi un ringraziamento e una richiesta di perdono: ringraziamo Dio per il dono del sacerdozio e invochiamo la Sua misericordia per le nostre mancanze».

(26/08/2003)

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