Sciopero dei medici di famiglia Si preannuncia un’adesione massiccia

Quel che accadrà domani non succedeva da oltre 10 anni. Pur garantendo le visite domiciliari urgenti senza alcuna spesa per i cittadini, i medici di famiglia faranno una giornata di sciopero, chiudendo i propri studi in segno di protesta contro il mancato rinnovo della convenzione che regola il loro rapporto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale. In Bergamasca si preannuncia un’adesione piuttosto massiccia all’iniziativa di protesta visto che dei 780 medici di famiglia in servizio sul nostro territorio, ben 450 sono iscritti alla Federazione italiana dei medici di Medicina generale, e che anche una larga fetta dei non iscritti finirà comunque col seguire le indicazioni del sindacato di gran lunga più rappresentativo in tutta la Lombardia e in buona parte d’Italia.

«Quel che ci preme sottolineare - spiega Guido Marinoni, segretario provinciale della Fimmg - è che non si tratta di uno sciopero contro il cittadino, al quale garantiremo le visite domiciliari urgenti senza alcuna spesa a carico. Vogliamo però che il cittadino conosca i motivi della nostra decisione. Anche il medico di famiglia ha un contratto di lavoro con il Servizio sanitario nazionale. Il nostro contratto (si chiama anche «convenzione») è scaduto da più di due anni. Nel rinnovo del contratto, chiediamo soprattutto strumenti per organizzare ancor meglio il nostro lavoro e soddisfare i bisogni di salute».

(26/06/03)

Su L’Eco di Bergamo del 27/06/03

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