Nel cuore del Duomo un viaggio ricco di sorprese

VIDEOsottoduomo.wmvIl 2 luglio 2004 è certamente una data che Bergamo ricorderà. In quell’ormai lontano giorno dell’estate di quattro anni fa, dal grembo del Duomo, pochi centimetri sotto il pavimento levato per installare il nuovo impianto di riscaldamento, spuntò una teoria di santi meravigliosa dalle tonalità ancora vivissime, affrescata su un muro che riportava direttamente alle origini di Bergamo e della sua Chiesa. Un muro che ha rappresentato l’inizio di un incredibile viaggio nel tempo, alle radici della comunità bergamasca, oltre che un inevitabile stravolgimento dell’originario progetto. Attorno ai santi, sono emersi infatti i resti della chiesa paleocristiana la cui pianta è stata stimata in 25 metri di larghezza e 45 di lunghezza e cioè identica a quella attuale, ma anche alla cattedrale romanica il cui disegno è stato riportato alla luce durante gli stessi scavi, assieme ai resti di un paio di domus romane con pavimentazioni a mosaico. Insomma, ce n’era abbastanza per riscrivere, o quantomeno arricchire con elementi fondamentali, la storia della città. Anche per questo, si diceva, il cantiere, ha dovuto assecondare le esigenze dei ricercatori e degli archeologi, oltre a modellarsi su programmi che di volta in volta hanno individuato nuove priorità, prima fra tutte quella di rendere visitabili le importantissime scoperte, senza però interferire con il culto. Il risultato è li da vedere e, nonostante la parte museale sia ancora in via di definizione, l’impostazione è già chiara: al cuore della città, ai resti delle antiche cattedrali si accederà da un ingresso ricavato nella rampa di scale più prossima a palazzo della Ragione che prima portava all’ingresso del Duomo e che adesso, dopo i lavori, scende nel suo universo sotterraneo, dove la natura del terreno ha imposto la realizzazione di micropali e di una struttura in cemento armato per proteggere l’area archeologica.(28/08/2009)

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