Rapì la madre malata per curarla
La donna morì, condannato a 6 anni

Aveva caricato in auto la madre di 74  anni, malata terminale, e aveva guidato per migliaia di chilometri cercando di raggiungere la clinica specializzata di Lisbona dove lui, convinto fautore delle diete macrobiotiche, era certo sarebbero riusciti a guarirla.

Aveva caricato in auto la madre di 74  anni, malata terminale, e aveva guidato per migliaia di chilometri cercando di raggiungere la clinica specializzata di Lisbona dove lui, convinto fautore delle diete macrobiotiche, era certo sarebbero riusciti a guarirla. Ma il viaggio della speranza si era interrotto a Caceres, Spagna occidentale, dove la donna era morta dopo essere stata ricoverata in ospedale.

Per questo motivo P. B. P., 42 anni, di Seriate, nel marzo di un anno fa era finito in carcere. Mercoledì il giudice Valeria De Risi lo ha condannato a sei anni per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia, ribadendo il divieto di avvicinamento a una delle sorelle, misura cautelare cui è attualmente sottoposto.

È stata accolta la tesi del pm Giancarlo Mancusi (che aveva invocato una pena di 5 anni), secondo cui l'uomo avrebbe intrapreso il viaggio senza il consenso della madre, dopo aver maltrattato per almeno due anni lei e la sorella che l'accudiva.

L'episodio che dà il via all'inchiesta è quello del 4 marzo 2011, alla vigilia del ricovero in un hospice. Il quarantaduenne prende la madre, la carica in macchina diretto in Portogallo. Il viaggio diventa un inferno per la povera donna che non ha morfina con sé per alleviare il dolore ed è costretta a dormire in auto, a fare i bisogni per strada.

La donna si aggrava e viene ricoverata in ospedale. Morirà sola in reparto il 10 marzo.

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