Parcheggi non conformi e barriere
al Centro postale di via Buttaro

Il Centro postale di via Buttaro, a Redona, non solo non ha i nuovi parcheggi conformi, ma da una serie di verifiche fatte dagli uffici tecnici, presenta anche numerose difformità edilizie, soprattutto in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.

Il Centro postale di via Buttaro, a Redona, dove avviene la consegna della raccomandate, non solo non ha i nuovi parcheggi conformi, ma da una serie di verifiche fatte dagli uffici tecnici, presenta anche numerose difformità edilizie, soprattutto in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.

Dunque la vicenda iniziata ad agosto dello scorso anno, quando cioè le Poste avevano deciso di chiudere l'area di sosta riservata al pubblico costringendo gli utenti, compresi i disabili, a posteggiare a quasi 500 metri di distanza, risulta tutt'altro che risolta. Poste Italiane, dopo aver sistematicamente ignorato le intese con Comune, prefettura e tribunale, che prevedevano la messa a disposizione dei parcheggi all'interno dell'area, solo lo scorso mese di gennaio ha adempiuto agli accordi.

Ma sono bastati pochi minuti per capire che i posteggi erano troppo piccoli: infatti si è subito verificato un incidente in fase di manovra. Il tutto alla presenza del presidente del Fand (Federazione Associazione Nazionale Disabili), Giovanni Manzoni che senza perdere tempo ha chiesto al Comune di fare una serie di verifiche per accertare le irregolarità.

Così gli uffici di Palafrizzoni non si sono limitati a controllare i posteggi, ma facendo un'ispezione hanno accertato che il centro di consegna delle raccomandate presenta una lunga serie di irregolarità edilizie. Nella lettera che gli uffici comunali hanno inviato alle Poste vengono contestati: la rampa d'accesso realizzata con misure diverse rispetto al progetto, e quindi non utilizzabile dai disabili, la rimozione di un ascensore «vano – si legge – chiuso con una parete di cartongesso», impedendo in questo modo l'accesso alle persone diversamente abili ai locali spogliatoi e servizi igienici. Viene pure contestata la superficie dei parcheggi messi a disposizione del pubblico e la recente realizzazione degli stalli considerati «non a norma».

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